Si intitola «Sono un bravo ragazzo. Andata, caduta e ritorno» ed è l’autobiografia di Francesco Nuti. Il grande attore e regista pratese la scrisse nel 2011 con l’aiuto del fratello Giovanni e quando le copie vennero esaurite il titolo andò fuori catalogo. Oggi, a distanza di dodici anni, la Rizzoli ha finalmente deciso di ristampare il libro e dunque sarà possibile acquistarlo nelle librerie. La notizia è diventata l’occasione per una nuova presentazione del volume in programma sabato 2 dicembre alle ore 17 nel museo di San Domenico.
A parlare del libro c’è Giovanni Nuti – autore di tutte le colonne sonore dei film di Francesco – in dialogo con il giornalista cinematografico Federico Berti. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Libreria Cattolica.
Giovanni, che di professione fa il medico, è sempre stato accanto al fratello, sia nei momenti del grande successo, a cavallo degli anni Ottanta e Novanta Nuti era il re del cinema italiano, sia durante le «cadute» che hanno segnato la vita personale e artistica di Francesco. Di questo parla il libro, di un uomo di talento che si è trovato a dover gestire nel giro di pochi anni il successo e le difficoltà. Si parte da Narnali, quartiere che Nuti non ha mai abbandonato, si passa dai Giancattivi e poi si arriva agli anni d’oro quando i suoi film facevano ogni volta il record d’incassi. Questa autobiografia è stata scritta dopo il primo periodo di malattia che lo aveva menomato nel fisico ed è stata scritta, come dice lui, «a braccio, anzi a bracciate». È un libro a lungo meditato, che nasce da appunti buttati giù nel tempo per restituire ai lettori le emozioni più importanti della propria vita.