24 Novembre 2023

Formazione antiviolenza, a Prato 20 locali di Fipe Confcommercio partecipano a “Sicurezza Vera”

Partita la seconda fase del progetto che coinvolge i pubblici esercizi di Fipe Confcommercio e la Polizia di Stato: l’obiettivo è acquisire la capacità di leggere i segnali di pericolo e gestire le richieste d’aiuto


Fornire a chi lavora nei pubblici esercizi gli strumenti utili per riconoscere un segnale di pericolo e per prevenire dinamiche di violenza, da quella di genere ad ogni altra possibile manifestazione. È l’obiettivo che si pone la seconda parte del progetto “Sicurezza Vera”, promosso dalla Fipe Confcommercio e dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato per incrementare il livello di consapevolezza diffusa intorno a questo tema.

L’iniziativa, inaugurata lo scorso mese di maggio con una prima fase dedicata all’informazione, passa ora al momento della “formazione”. Questa settimana, nella sede di Confcommercio, 20 rappresentanti di altrettanti pubblici esercizi hanno partecipato ad un corso introdotto da Simona Marinai, Presidente del Gruppo Donne Imprenditrici Fipe Pistoia e Prato, e guidato dal dott. Carlo Pasquariello, Dirigente la Divisione Anticrimine della Questura di Prato.

Ai gestori e dipendenti dei locali sono stati dunque trasmessi gli strumenti più idonei per fare deterrenza attiva, per riconoscere situazioni al limite, per raccogliere e gestire eventuali richieste d’aiuto o denunce. Un focus è stato fatto, in questo senso, sull’utilizzo dell’app “YouPol” per le segnalazioni, sul numero di emergenza unico europeo e sui segnali che presagiscono una forma di violenza.

“Adesso – commenta Marinai – abbiamo dato il via alla fase formativa del progetto con un intento preciso: diventare sentinelle della legalità e della sicurezza all’interno dei nostri locali. Per farlo, è indispensabile che il personale sia adeguatamente consapevole e abbia gli strumenti giusti per contrastare questi fenomeni”.

“Questa iniziativa – osserva il dott. Pasquariello – ha il pregio di coniugare le strategie di intervento e di raccordo per la diffusione della cultura di genere e l’effettivo coinvolgimento della rete dei Pubblici Esercizi, realtà capillari sul territorio, quali ‘presìdi territoriali’ contro la violenza di genere.

A tutti i partecipanti sono state rilasciate vetrofanie da apporre presso i propri locali, per segnalarli come punto sicuro e incentivare i colleghi ad aggiungersi alla rete.