Le migliaia di cittadini che hanno subito danni dall’alluvione – Alia ha censito 44.000 utenze nei vari territori delle province colpite – si chiedono come e quando sarà possibile ottenere i risarcimenti, ma ancora, a quasi due settimane dall’evento, non si sa come sarà possibile fare richiesta. Ieri la Regione ha fatto sapere che è in corso di definizione la procedura per il censimento dei danni “in modo che sia più semplice possibile”. “La procedura per cittadini e imprese avverrà per comune di residenza su portale della Regione Toscana. Appena verrà pubblicata – conclude la nota della Regione – seguirà adeguata comunicazione”.
Intanto nella giornata di ieri, martedi 14 novembre, la protezione civile del Comune di Prato ha portato a termine il recupero dei grandi cumuli di rifiuti alluvionati sui quali era possibile intervenire con macchinari pesanti. La maxi-operazione è stata possibile anche grazie all’aiuto di uomini e mezzi (camion, scarrabili, granchi, idrovore) delle colonne mobili di protezione civile di Umbria, Lazio e Campania che stanno rientrando o rientreranno oggi nelle loro Regioni di provenienza.
I volontari della protezione civile di Prato sono ancora al lavoro in molte zone della città che presentano criticità anche se, dappertutto, sono tornati a funzionare i servizi essenziali : luce e acqua e telefonia. A distanza di quasi due settimane dall’evento alluvionale sono rimasti pochi casi isolati di problemi sulle linee telefoniche e il Comune sta insistendo per il ripristino con gli organi competenti.
È importante non recarsi a camminare o in bicicletta sugli argini. Le piste ciclabili a livello di sponda sono chiuse. Rimane chiuso fino al 19 novembre compreso il cimitero di Chiesanuova.
Sono aperti i giardini delle Cascine, del Parco della Liberazione e della Pace (ex Ippodromo) e il parco giochi detto “Giocagiò”. Tutti gli altri parchi e giardini rimangono chiusi fino alle ore 24 di venerdì 17 novembre compreso.