“Bene la richiesta di ristori e sgravi fiscali, bene la richiesta di un decreto del governo simile a quello dell’Emilia Romagna, ma sul fronte degli ammortizzatori sociali troppo poco si dice e troppo lentamente ci si muove. Non c’è tempo da perdere. Occorre da subito predisporre gli strumenti.” A dirlo è il segretario generale Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi, in merito agli interventi a sostegno dei lavoratori delle zone colpite dalle alluvioni dei giorni scorsi.
Sul fronte dei danni la Cisl ricorda che i primi dati di Confindustria, Confartigianato e Cna, evidenziano un 20% di imprese sul totale di quelle operanti nel territorio con danni sulla attività produttiva molto importanti; solo per il settore manifatturiero Confindustria parla di un bacino di addetti di 3.500 lavoratori legati alle aziende in difficoltà. Se a queste si aggiunge il dato di Confartigianato e Cna, solo per Prato il rischio che altrettanti lavoratori e famiglie si trovino dalle prossime settimane in crisi, con l’azienda ferma, secondo la Cisl è assai probabile. C’è poi tutto il settore dei servizi legati al commercio, in cui oltre il 25% delle imprese coinvolte, secondo la Confcommercio di Prato, ha sospeso l’attività.
“C’è quindi bisogno non solo di cassa integrazione, ma di un ammortizzatore sociale unico” ha detto Franchi. La Cisl Firenze-Prato ha anche avviato una sottoscrizione di aiuti economici a favore delle lavoratrici, dei lavoratori e delle famiglie pesantemente toccate dal dramma dell’alluvione.
Il conto corrente su cui è possibile versare è intestato a:
UST CISL Firenze Prato.
IBAN IT30 B030 6921 5311 0000 0004 538
causale “Aiuto economico per gli alluvionati”