15 Novembre 2023

A Prato la quinta edizione di Prisma Days: 60 fra professionisti ed amatori si confrontano sullo studio di meteore e meteoriti

Oltre a lezioni e presentazioni di libri, ci sarà anche il corso che darà indicazioni su come provare a recuperare le meteoriti dopo le segnalazioni di caduta


Sarà la Media library del Comune di Prato (PRISMA Lab, via Pistoiese 150) ad ospitare “Prisma Days”, una due giorni di confronto, venerdì 17 e sabato 18 novembre, promossa dalla rete Prisma, la prima in Italia ad occuparsi di sorveglianza sistematica di meteore ed atmosfera, con l’Istituto Nazionale di Astrofisica e il Comune di Prato.
Nata nel 2016, la Rete Prisma conta ormai circa 80 telecamere in tutta Italia con il compito di filmare i bolidi che attraversano l’atmosfera terrestre così da calcolare se e dove possono cadere le meteoriti o i loro frammenti.
Grandi protagonisti dell’evento naturalmente saranno gli oggetti celesti, soprattutto quelli intercettati nell’ultimo anno, ma anche la pubblicazione sul tema di Albino Carbognani “L’asteroide di Sodoma e Gomorra”, che verrà presentato proprio sabato pomeriggio con un evento aperto al pubblico e infine un interessante corso per il recupero di meteoriti, sia teorico che pratico.

Il sipario sul Prisma Days si alza venerdì 17 novembre alle 14. Dopo i saluti istituzionali toccherà a Gianfranco Losignore e Carmelo Falco sciogliere il ghiaccio con l’intervento su “Il ritrovamento della meteorite Matera” quindi Dario Barghini e Albino Carbognani parleranno delle osservazioni PRISMA del bolide di San Valentino, mentre Giovanni Pratesi aprirà il capitolo sulle Analisi della meteorite Matera, concluso poi da Marco Morelli, Daniela Faggi, Andrea Fiaschi con l’analisi del punto di impatto della meteorite.
Alle 16 il confronto si sposta sullo stato attuale e sulle prospettive future per la rete PRISMA con Daniele Gardiol e Dario Barghin. Giulio Colombo riferirà poi sulla Camera Prisma dell’Isola d’Elba e le attività dell’Associazione Astrofili Elbani, mentre alle 17 toccherà a Lorenzo Betti e all’estensione della rete dal Chianti a Piombino. Infine, Paolo Bacci con “Dagli asteroidi alla Prisma” e “Frammenti di Cielo”, il primo fumetto INAF presentato da Martina Cardillo e Francesca Brunetti.

Sabato 18 novembre il confronto riprende alle 9 con gli interventi della mattina. “Le evidenze sismiche, acustiche ed ottiche del bolide del 5 marzo 2022 in Centro Italia” di Marco Olivieri, la “Ricerca dei progenitori delle meteoriti fra i NEA” di Albino Carbognani, “Osservazione di meteore del telescopio spaziale Mini-EUSO sulla ISS” di Dario Barghini, “La storia di SpaceDyS tra asteroidi, debris e missioni spaziali” di Davide Bracali Cioci e “StAnD – un progetto europeo per formare giovani difensori del pianeta Terra” di Daniele Gardiol.

Alle 11 parte il corso per il recupero di meteoriti, realizzato da PRISMA in collaborazione con Meteoriti Italia APS, pensato per fornire ai partecipanti gli elementi teorici e pratici di base per operare con efficacia sul campo a seguito della segnalazione di una caduta. L’esercitazione pratica del pomeriggio, prevista inizialmente all’aperto, si svolgerà all’interno per le condizioni del terreno a causa dell’alluvione che ha colpito pesantemente Prato. Il corso è aperto a tutti previa registrazione sul modulo Google: https://forms.gle/9himg1Z3uZbMMDhU8.
Infine, alle 17, la due giorni si conclude con la presentazione libro “L’asteroide di Sodoma e Gomorra” di Albino Carbognani astronomo dell’IMaf. Mattoni fondamentali per la formazione, miliardi di anni fa, dei pianeti del nostro Sistema Solare, gli asteoridi hanno condizionato pesantemente l’evoluzione della vita sul nostro pianeta. Basti pensare all’estinzione dei dinosauri avvenuta 66 milioni di anni fa proprio a causa dell’impatto con la Terra di un corpo dal diametro di 10 km. In questo libro Carbognani non solo chiarisce cosa sono gli asteroidi, in particolare i cosiddetti near-Earth, quelli cioè che si avvicinano al nostro pianeta e possono essere pericolosi, ma anche come si fa a scoprirli e, soprattutto, se è possibile deviarli.
Per informazioni: prisma_po@inaf.it.