Conoscere il bullismo e il cyberbullismo per difendersi ma anche per spezzare alla radice quelle catene d’odio e non accettazione verso chi è diverso per etnia, religione, caratteristiche psico-fisiche, genere, identità di genere, orientamento sessuale, nonché per particolari realtà familiari. Partirà in questi giorni in otto classi della scuola media “Salvemini – La Pira” di Montemurlo, il progetto di conoscenza e prevenzione contro il bullismo, promosso dal Comune di Montemurlo attraverso l’associazione Contrajus. Anche a Montemurlo si sono verificati episodi di intolleranza che negli anni hanno spinto l’amministrazione comunale ha lavorare con forza su questo fronte, come dice il sindaco Simone Calamai:«La prevenzione del bullismo e cyberbullismo sono temi delicati che ci stanno molto a cuore. La violenza fisica, verbale e in rete è molto pericolosa e dannosa. È dunque importante che i ragazzi imparino il rispetto, perché solo insieme siamo più forti».
In classe a Montemurlo arriveranno gli avvocati Paolo Russo e Gianmarco Torrigiani che proporranno un’analisi multidisciplinare e innovativa del fenomeno attraverso un lavoro con gli studenti che vedrà lezioni frontali e laboratori. «Attraverso un linguaggio empatico, il continuo dialogo e confronto con i ragazzi, cercheremo di trasmettere loro, come in un gioco, l’importanza della conoscenza delle regole da seguire sul web e nelle relazioni tra coetanei. – spiega l’avvocato Paolo Russo – I ragazzi vanno affiancati, non vanno lasciati soli di fronte ai tanti pericoli che si nascondono nel dark e deep web. A questo proposito abbiamo previsto uno specifico momento formativo dedicato ai genitori che non sempre hanno la percezione dei rischi della rete».
Per gli avvocati di Contrajus è importante, infatti, prevenire i traumi e i danni causati da atti di bullismo e cyberbullismo:«Il nostro lavoro cerca di anticipare e prevenire l’evento dannoso causato da un comportamento scorretto. – aggiunge l’avvocato Gianmarco Torrigiani – Inoltre promuoviamo tra i giovani la gentilezza come stile di vita e modalità di gestione delle relazioni, e cerchiamo di comunicare che la vera forza non sta nella violenza fisica e verbale ma nell’accoglienza e nel rispetto dell’altro».
L’altra novità del progetto è l’introduzione della modalità della peer education, l’educazione tra pari. Tra gli studenti delle otto classi coinvolte saranno scelti 16 ragazzi che assumeranno il ruolo di educatori e spiegheranno ai coetanei e ai ragazzi più piccoli l’importanza del rispetto delle regole nella gestione dei social e del rispetto nei rapporti con gli altri. «Da ormai quattro anni promuoviamo nelle scuole del territorio progettualità specifiche legate al tema della prevenzione del bullismo e cyberbullismo- spiega l’assessore alla scuola e gentilezza, Antonella Baiano– Quest’anno introduciamo una nuova modalità per fare consapevolezza rispetto al problema, quella dell’educazione tra pari. Saranno gli stessi ragazzi ad affiancare i loro coetanei e a spiegare loro come comportarsi di fronte ai problemi e come evitarli adottando comportamenti corretti»
Durante il corso saranno analizzati i vari social network e le app di messaggistica maggiormente utilizzate, nonché le metodologie di prevenzione da adottare. Saranno analizzate le responsabilità civili e penali conseguenti al compimento di atti di bullismo e di cyberbullismo, nonché la tematica del relativo risarcimento dei danni subiti dalle vittime. Successivamente i ragazzi saranno coinvolti in attività laboratoriali che vedranno test e processi simulati.