26 Ottobre 2023

Furti in serie in abitazioni, nove arresti: una delle basi operative era a Prato

I malviventi erano soliti usare un'auto station wagon di grossa cilindrata, a cui cambiavano targhe e colore dopo ogni colpo


Nove uomini, fra i 23 e 54 anni, accusati di far parte di un gruppo criminale specializzato in furti in abitazione in tutta Italia, sono stati sottoposti dai carabinieri a fermo di indiziato di delitto mentre dormivano nelle basi operative usate per i colpi in Toscana, un’abitazione a Sesto Fiorentino e un prefabbricato collocato in via del Pantano, nella zona di Iolo a Prato.

I fermati sono stati individuati al termine di una lunga indagine. Sono tutti di etnia rom e risiedono nel campo nomadi di Secondigliano.
L’inchiesta, coordinata dalla procura di Firenze, ha fatto luce su un sodalizio in grado di eludere i controlli di polizia, garantirsi preziose via di fuga e depredare le abitazioni.

Gli esecutori materiali dei furti venivano fatti scendere dall’autista in strade isolate, mentre quest’ultimo attendeva alla guida, con il motore acceso, mantenendosi in costante contatto con i complici nel frattempo in casa, avvisandoli dell’eventuale arrivo di pattuglie e mantenendosi pronto a recuperare i restanti componenti al fine di dileguarsi rapidamente.

Il gruppo si procurava l’ingresso nelle case distruggendo ogni barriera o ostacolo, arrecando gravissimi danni alle abitazioni stesse mediante arnesi atti allo scasso (martelli di grosso calibro, asce, cacciavite, flessibili e piedi di porco), tutti recuperati al momento del fermo.
L’inchiesta è partita da una denuncia di furto di una proprietaria di residente di Scandicci l’agosto scorso. Le attività hanno permesso di ricollegare gli autori di tale furto a tanti altri episodi delittuosi per la commissione dei quali i malviventi erano soliti utilizzare un’auto station wagon di grossa cilindrata, a cui cambiavano targhe e colore dopo ogni colpo. La banda per entrare nelle case distruggeva ogni ostacolo, arrecando gravissimi danni con arnesi tipo martelli, asce, cacciavite, flessibili e piedi di porco. Ora sono nei penitenziari di Prato e Firenze con accuse di furto aggravato, ricettazione, possesso di oggetti atti allo scasso. Durante le perquisizioni personali, locali e veicolari eseguite durante la cattura, è stata recuperata gran parte della refurtiva accumulata illecitamente dagli indagati nel corso dei furti messi a segno nei giorni scorsi nei comuni di Firenze, Fiesole, Scandicci e Bagno a Ripoli: 2.400 euro in contanti in banconote di vario taglio, diverse borse da viaggio griffate (Gucci, Fendi e Louis Vuitton), vari orologi e preziosi in oro di famiglia. Sequestrata anche un’auto di grossa cilindrata sulla quale erano montati dispositivi lampeggianti e acustici simili a quelli utilizzati dalle forze di polizia. I provvedimenti di fermo saranno sottoposti, nei prossimi giorni, alla convalida dell’autorità giudiziaria.