Grazie a 8 milioni di euro dell’Europa veicolati dalla Regione (a cui l’amministrazione ne ha aggiunti altri due), il teatro Fabbricone e il Fabbrichino saranno acquistati dal comune e un’ampia parte della zona tra i teatri e il mercato nuovo sarà destinata a parco pubblico. Parte ufficialmente con un percorso partecipativo la rigenerazione del polo teatrale tra via Targetti, via Abati e via Mozza sul Gorone. I due edifici del Fabbricone e Fabbrichino verranno ristrutturati mantenendo le funzioni teatrali ma aprendosi verso quello che oggi è il loro “retro”, che domani invece diventerà un’area di accesso privilegiata. L’area compresa tra il parcheggio Coop e piazza del Mercato Nuovo sarà un unico spazio verde, attraversabile.
La prima iniziativa del percorso partecipativo sarà sabato 16 settembre alle ore 19, una camminata collettiva nell’area teatrale con Massimo Bressan (presidente della Fondazione Teatro Metastasio) e l’esperto di archeologia industriale Giuseppe Guanci. L’incontro di chiusura sarà l’11 gennaio. Il 2024 sarà dedicato alla progettazione definitiva, alla procedura di esproprio di immobili e terreni e alle gare d’appalto.
L’acquisizione da parte del Comune degli edifici teatrali che ancora oggi appartengono alla famiglia Balli, consentirà al Metastasio di risparmiare circa 100mila euro di affitto l’anno. Ma non prima del 2029, anno entro cui si dovranno concludere i lavori. “Abbiamo fatto una convenzione che dice che tutto questo percorso sarà fatto a quattro mani Comune e Fondazione Teatro Metastasio – chiarisce l’assessore alla Cultura del Comune di Prato Simone Mangani -. Alla fine, Fabbricone e Fabbrichino saranno conferiti in uso alla Fondazione”. “I maggiori cambiamenti, nell’uso teatrale dei due edifici si vedranno in maniera più evidente nel Fabbrichino, dove attualmente viene sfruttata solo una piccola parte di una struttura che si sviluppa in altezza e che in futuro potrà essere riprogettata su più livelli”, dice il presidente della Fondazione Teatro Metastasio Massimo Bressan.