Polizia provinciale: due operazioni contro la cattura abusiva di uccelli selvatici

E’ da poco iniziata la stagione venatoria e il corpo di polizia provinciale è già stato chiamato ad intervenire.
Decine le segnalazioni pervenute al comando per gli spari uditi vicino alle abitazioni, due le operazioni messe a segno contro la cattura abusiva di uccelli selvatici mediante l’utilizzo di mezzi di caccia illegali – reti e trappole – e di detenzione di specie protette di uccelli.
Nel primo intervento, svolto alle Fontanelle, il personale del corpo ha sorpreso in flagranza di reato una persona che aveva collocato 3 reti per la cattura di uccelli all’interno di una terreno completamente recintato e coltivato appositamente a girasole, pianta molto appetita dagli uccelli, opportunamente oscurato da piante e pannelli plastici. Intorno alle reti erano state inoltre posizionate ciotole contenenti acqua e semi di girasole, in modo da attirare gli uccelli e farli cadere nella trappola. Gli accertamenti realizzati sul posto hanno portato al sequestro delle reti.
Le verifiche effettuate dagli agenti negli annessi posti sul terreno di proprietà della persona hanno permesso di rinvenire 33 uccelli vivi appartenenti a specie protette e dunque detenuti illegalmente, frutto di precedenti catture. Gli uccelli, in buono stato di salute ed in grado di volare, sono stati immediatamente liberati in campagna, mentre la persona, risultata non titolare di licenza di caccia, è stata denunciata per i reati di uccellagione, detenzione di specie protette di uccelli, furto aggravato ai danni dello Stato e reato continuato.

Nel secondo intervento, svolto a Casale, la polizia provinciale ha accertato la presenza, all’interno di un terreno coltivato a ortaggi, di 3 trappole in ferro di diverse dimensioni adibite alla cattura della fauna selvatica.
E’ stato subito identificato il responsabile, un cacciatore in possesso di licenza di caccia, e sottoposto a sanzione amministrativa con conseguente sequestro dei mezzi vietati.