Per Eugenio Giani la nuova pista declinata convergente dell’aeroporto di Firenze “è una buona sintesi per Prato”. Sul nuovo tracciato il sindaco Matteo Biffoni dice che da Prato “non c’è nessun blocco ideologico”. Sono le posizioni espresse stamani dal presidente della Regione Toscana e dal primo cittadino a margine di un convegno sugli interventi infrastrutturali nell’Area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia.
A tenere banco è stato anche l’ampliamento dello scalo fiorentino, gestito da Toscana Aeroporti, che nei giorni scorsi ha incassato l’ok dal Ministero dell’Ambiente alla procedura di Via-Vas per la nuova pista monodirezionale da 2200 metri, con la possibilità di presentare osservazioni al progetto entro il 5 ottobre.
A scandire le tempistiche dell’iter è stato il sindaco di Firenze Dario Nardella: “Dobbiamo fare in modo che la procedura di Via-Vas si svolga rapidamente: il Comune di Firenze darà il suo apporto entro il 5 ottobre. Dopodiché la società dovrà fare il piano ambientale integrato, e poi avremo la conferenza dei servizi. Credo che l’obiettivo che ci dobbiamo dare tutti sia quello di concludere la conferenza di servizi entro il 2024, e confermare quello che ha detto anche la società, iniziare i lavori per la nuova pista entro la fine dell’anno prossimo”.
Secondo il governatore Eugenio Giani, il nuovo tracciato, pur prevedendo quote di sorvolo in atterraggio a 490 metri su frazioni pratesi popolose quali Cafaggio e Le Fontanelle, rappresenta la migliore sintesi con le esigenze di Prato.
“Abbiamo spostato anche il rischio di ascoltare il rumore degli aerei a mille metri in un’area più lontana da Prato”, ha detto il presidente della Regione.
Secondo Giani infatti “da una pista parallela all’autostrada che, anche se a mille metri di altezza, vedeva gli aerei che passavano sopra Prato”, col progetto modificato “la pista declinata di alcuni gradi porta a far si che il cono di volo si orienti in quella fascia immediatamente sotto le zone lacustri di Focognano nel comune di Campi Bisenzio, nella collinetta di Case Passerini, e in prospettiva nell’area aperta che sta fra Campi Bisenzio, Capalle e Prato”.
Da parte sua il sindaco Matteo Biffoni ha ribadito che sul potenziamento dell’aeroporto di Firenze con la nuova pista “non c’è nessun tipo di blocco ideologico, ma una questione tecnica” legata al sorvolo del territorio pratese. “Il presidente Giani – ha osservato Biffoni – è riuscito a convincere Toscana Aeroporti a riformulare completamente il progetto, segno che probabilmente le osservazioni che facevamo sul primo progetto erano abbastanza sostenibili e importanti. Il nuovo progetto è arrivato, è arrivata la Via: io neanche la leggo, è una questione tutta tecnica. Se un aeroplano passa a 300, 400, 600 metri, non ne ho la più pallida idea, faccio un altro mestiere e affido ai tecnici eventuali osservazioni che riguardano la mia città”.
In ogni caso, ha detto Biffoni ai giornalisti, “conoscete benissimo la mia posizione quando nella precedente giunta il presidente Rossi ci mise di fronte a un aut aut: o facciamo l’ampliamento dell’aeroporto di Peretola o facciamo il termovalorizzatore. Io resto dove sono: rimasi abbastanza solo, ma penso sia molto più utile risolvere il tema dei rifiuti. Se c’è un’altra soluzione rispetto al termovalorizzatore di Case Passerini siamo tutti d’accordo, ma secondo me chiudere il cerchio dei rifiuti è molto importante, a mio modestissimo giudizio forse più importante dell’ampliamento dell’aeroporto. Non siamo contro le infrastrutture: facciamo le infrastrutture che si possono fare e che servono”.