13 Settembre 2023

Licenziamenti Pecci, incontro senza esito con il direttore. I sindacati: “Pronti a forme di protesta più incisive”

Sull'eventuale revoca dei due licenziamenti si dovrà esprimere il cda il 21 settembre prossimo


Nessun passo indietro sui due licenziamenti al museo Pecci. E’ quanto emerge al termine dell’incontro di oggi pomeriggio fra i rappresentanti del Centro di arte contemporanea – il direttore Stefano Collicelli Cagol e il segretario Emanuele Lepri – e i sindacalisti Patrizia Pini della Uil e Alessio Bettini della Cgil. I sindacati avevano chiesto l’immediata revoca dei licenziamenti, che erano stati assunti a fine agosto nell’ambito di una “revisione delle attività e delle risorse” atta a “garantire la sostenibilità a lungo termine del Centro”. I sindacati avevano fin da subito proclamato lo stato di agitazione e contestato i licenziamenti nella forma e nel merito, auspicando l’intervento delle istituzioni, fra cui Comune e Regione Toscana, principali finanziatori della Fondazione che gestisce il Pecci.
“Nell’incontro di oggi – dicono Patrizia Pini e Alessio Bettini – ci hanno riferito che non è prevista alcuna revoca dei licenziamenti ed hanno delegato questa facoltà al consiglio di amministrazione e all’incontro con le istituzioni pubbliche che si terranno entrambi il prossimo 21 settembre”. A quest’ultimo tavolo di confronto parteciperanno i rappresentanti di Regione, Comune di Prato, Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana e sindacati.
“La nostra battaglia per ottenere la revoca dei licenziamenti prosegue – aggiungono Pini e Bettini – . Abbiamo già convocato l’assemblea dei lavoratori la mattina del 19 settembre, in cui prospetteremo altre forme di protesta più dure ed incisive”. CGIL e UIL chiedono  con forza l’intervento di Regione Toscana e Comune di Prato per chiarire l’indirizzo di gestione alla Fondazione ed escludere licenziamenti di lavoratori e lavoratrici.