Licenziamenti al Pecci, deciso lo stato di agitazione: il 21 tavolo in Regione
Stamattina l'assemblea dei lavoratori: i sindacati continuano a chiedere il reintegro dei due dipendenti licenziati
L’assemblea dei lavoratori del Pecci, riunitasi questa mattina, ha decretato all’unanimità lo stato di agitazione per il licenziamento di due lavoratori stabilito dalla Fondazione Pecci. Al termine dell’assemblea i lavoratori, insieme alla Cgil e alla Uil, hanno organizzato un sit in di protesta davanti all’ingresso del museo per solidarizzare con i due licenziati, dei quali viene chiesto il reintegro. “Non si risana il Pecci sulle spalle dei dipendenti” c’era scritto sullo striscione che è stato preparato. Intanto dall’assemblea sono emerse due novità: il cda della Fondazione ha chiesto ai sindacati un incontro da tenersi dopo il 12 settembre. Per il 21 invece la Regione, in qualità di socio, ha convocato un tavolo insieme a sindacati, Comune di Prato e al cda della Fondazione Pecci per discutere della questione.
Lo stato di agitazione darà vita ad altre manifestazioni e presidi, i sindacati sono netti: i licenziamenti dei due dipendenti vanno ritirati.