29 Settembre 2023

Ipotesi migranti nelle palestre o nei campi sportivi, Romei: “Idea assolutamente sbagliata”

Il capogruppo in Comune de Lo Sport per Prato contesta l'operato del governo Meloni: "Togliere gli spazi allo sport sarebbe ingiusto verso atleti e società"


“In tutta Italia si corre ai ripari per accogliere i migranti, in crescita esponenziale rispetto agli anni precedenti. Da più fonti viene anche ipotizzato l’utilizzo di palestre e strutture sportive come Centri di permanenza e rimpatrio dei migranti. Un’ipotesi che ritengo assolutamente sbagliata”. Interviene così il capogruppo in Comune de Lo Sport per Prato, Enrico Romei, sulla possibilità che le palestre vengano utilizzare per tamponare l’emergenza ospitalità dei migranti. “A Prato da sempre lo sport accoglie e si apre ai più deboli ed ai meno abbienti, come veicolo di integrazione e supporto – dice -. Questo è successo anche per i richiedenti asilo, così come per i bambini e le bambine fuggite dall’Ucraina. Ma ora penso che questa ipotesi di utilizzarli per l’ospitalità dei migranti sia completamente sbagliata e che sarebbe davvero ingiusto obbligare Sport ed Educazione Fisica a rinunciare a palestre e campi sportivi”.

Romei argomenta la propria posizione sottolineando come il no vada letto “nel rispetto che dobbiamo avere per le persone che fuggono e si rifugiano nel nostro paese, che si meritano un percorso adeguato e dignitoso anche se temporaneo”. “E al contempo dico no per non vanificare l’enorme sforzo che sport scolastico e associazionistico stanno compiendo per uscire definitivamente dai disagi degli anni pandemici. Sarebbe folle surrogare gli errori e le mancanze del governo di centrodestra sul tema della gestione dei migranti con spazi e ambienti che hanno altra destinazione e che servono a realizzare i bisogni dei nostri ragazzi e ragazze, e delle società sportive nello sviluppo delle proprie comunità. Trovare la soluzione efficace è una responsabilità del governo Meloni, di Fratelli d’Italia e dei partiti satellite, che hanno distrutto il sistema Sprar depotenziando la rete Sai, ritrovandosi adesso senza nessuna soluzione né per tamponare gli sbarchi né per gestire con qualità l’accoglienza temporanea. Un momento paradossale per il nostro paese, dove con al governo la destra gli sbarchi aumentano e al contempo non si risponde alle richieste della manifattura italiana che spera di trovare nuova manodopera proprio nel popolo dei transiti, frutto amaro prima della legge Bossi-Fini e poi delle azioni esclusivamente propagandistiche dell’attuale governo targato Fratelli d’Italia. E per questo nessuno deve usare gli spazi palestra e sportivi, che servono alla nostra comunità e non devono essere usati come soluzioni tampone per l’incompetenza gestionale dell’attuale governo Meloni”.