15 Settembre 2023

In piazza delle Carceri Piazza spunta un boschetto

L'installazione temporanea fa parte del più ampio progetto Prato Forest City per portare il verde in città e fare da contrasto alle isole di calore


Piazza Santa Maria delle Carceri si riveste di verde con ForesTemporanea, l’allestimento green che caratterizzerà l’area fino al 1° ottobre nell’ambito del programma Prato Forest City, che ha tra i suoi obiettivi quello di portare il verde nella città murata per sensibilizzare i cittadini sui benefici delle piante sull’ambiente, l’aria che respiriamo e in particolare come contrasto alle alte temperature e le conseguenti isole di calore. L’intervento è nato dallo stimolo del prof. Stefano Mancuso, già collaboratore del Piano Operativo e partner con PNAT del progetto europeo Prato Urban Jungle, ora in veste di direttore della “Fondazione per il Futuro delle Città”, presieduta dall’arch. Stefano Boeri. L’allestimento consiste in una “fortezza della natura” che trae ispirazione dal Castello dell’Imperatore, realizzata nella porzione della piazza all’imbocco di via Santa Maria delle Carceri, tra la chiesa e le abitazioni che fanno angolo. A progettarlo sono stati i tecnici comunali Antonietta Perretta, responsabile Unità operativa Pianificazione Strategica del Patrimonio Naturale e l’agronomo Paolo Bellocci dello stesso settore.

“Prato è tra le nove città italiane (ndr Milano, Bergamo, Bologna, Firenze, Padova, Parma ,Prato, Roma e Torino)  scelte dalla  Commissione Ue per le 100 città intelligenti e a impatto climatico zero da raggiungere entro il 2030 – afferma il sindaco Matteo Biffoni – Crediamo molto in questo progetto e negli effetti positivi che il verde porta nella qualità della vita in città, non solo sull’ambiente, ma anche sulla salute delle persone e sull’aspetto delle nostre vie e piazze: il progetto di ForesTemporanea che inauguriamo oggi si incardina in questa strategia e anche in un luogo iconico per Prato come piazza S. Maria delle Carceri, oltre a sensibilizzare sulle tematiche ambientali, rappresenta un elemento di bellezza ulteriore già molto apprezzato da commercianti e cittadini”.

“Nella cornice della strategia green di Prato Forest City, questa installazione rappresenta il primo atto che porterà alla sigla di un Protocollo d’intesa tra il Comune di Prato e la Fondazione per il futuro delle città – afferma l’assessore all’Ambiente e all’Urbanistica Valerio Barberis  – L’obiettivo è portare la forestazione in centro storico facendo di Prato una città con la natura al centro, perchè questo si traduce in una migliore qualità di vita, respirare meglio e abbassare le temperature dei centri abitati durante la stagione calda, perchè gli alberi garantiscono l’ombreggiamento oltre ad assorbire gli inquinanti atmosferici”.

L’installazione mira a costruire una “fortezza verde” come protezione dalle alte temperature, nuovo nemico della città,  che al pari del Castello che proteggeva dagli invasori con le sue torri e le sue mura, costituisce un recinto sicuro. Il progetto ripropone lo schema del castello federiciano proponendo un sistema di torri e di mura utilizzando piante tipiche del paesaggio toscano: otto piante di cipresso (Cupressus sempervirens) che ricordano le torri angolari e laterali, e otto piante di leccio (Quercus ilex) che ripropongono le mura. Un quadrato interno costituito da otto piante di gelso (Morus alba) pianta che rimanda al lavoro e alla produzione di tessuti (l’allevamento del baco da seta) a cui la città è legata, e alla vita semplice dettata dalle stagioni. Al centro un’anomalia: una palma (Phoenix canariensins), una provocazione a ricordare che le isole di calore e il cambiamento climatico in atto potrebbero stravolgere la nostra idea di paesaggio in cui siamo cresciuti e che potrebbe essere il nostro nuovo paesaggio se le temperature continueranno ad innalzarsi. Una provocazione che può stimolare chiunque attraversi l’installazione, perché ogni cittadino nella sua consapevolezza possa essere spinto ad agire in favore dell’ambiente per scongiurare e frenare la tendenza.

Per motivi di sicurezza le piante sono assicurate le une alle altre mediante tondini in ferro per costruire un’armatura con relativa contro-ventatura, la distanza tra le stesse è tale da consentire il passaggio anche per i disabili. Ombreggiamento, microclima gradevole, odori, riduzione dei disturbi sonori, sensazione di benessere generale è quanto si intende offrire a coloro che ne utilizzano lo spazio.