Il Gigliato d’Oro al noto collezionista d’arte Carlo Palli
"Per l'eccezionale abnegazione, passione e competenza con le quali si è prodigato per promuovere l'arricchimento delle istituzioni culturali della Città di Prato".
Stamani, in un Salone consiliare di Palazzo comunale gremito di cittadini, di rappresentanti istituzionali, rappresentati delle Forze dell’Ordine, artisti, associazioni e amanti dell’arte in generale, il sindaco Matteo Biffoni ha consegnato il Gigliato d’Oro al noto collezionista d’arte Carlo Palli ” per l’eccezionale abnegazione, passione e competenza – questa la motivazione ufficiale dell’onorificenza – con le quali si è prodigato per promuovere l’arricchimento delle istituzioni culturali della Città di Prato coltivando il bello a favore delle generazioni presenti e future, per la celebrazione del genio artistico come consapevolezza del senso civico e per l’inestimabile valore dell’esempio donato alla sua città”.
“Questa Sala è la stessa che ha accolto alcuni anni fa con l’approvazione del Consiglio comunale – dice l’assessore alla cultura Simone Mangani – una proposta che Carlo ha voluto fare alla città e che oggi ha sede al terzo piano di Palazzo Pretorio, la gipsoteca che si è arricchita incredibilmente di due opere, una di Michelangelo Pistoletto e l’altra di Yves Klein, che hanno completato in modo magnifico una sala già magnifica”.
Poi ha preso la parola il sindaco Matteo Biffoni, che prima di consegnare il Gigliato d’Oro a Carlo Palli, ha speso alcune parole per rendergli omaggio: “Il Gigliato d’Oro è una onorificenza importante che viene donato a chi si è preso cura di questa città, a chi le ha dato tempo, passione e risorse.”
Nel corso degli ultimi anni – ha infine detto con emozione il collezionista – ho formato un gruppo di artisti straordinari di tutto il mondo, che io ho chiamato ironicamente “i ragazzi della via Palli”, in riferimento al romanzo di Molnar. Mi fa molto piacere fargli una dedica, perché sono loro che mi danno la forza di andare avanti.”
Carlo Palli ha dato negli anni un importante contributo all’arricchimento delle opere presenti al museo di Palazzo Pretorio. Lo scorso anno, ad esempio, la collezione si è arricchita grazie alla donazione del ritratto dello stesso collezionista Carlo Palli, eseguito dal visual artist Pietro Costa. L’opera fa parte della serie di lavori dell’artista denominati bloodworks, eseguiti con il sangue del soggetto ritratto.
Più volte il collezionista pratese ha fatto delle donazioni al museo di Palazzo Pretorio: al terzo piano sono infatti esposte altre due opere donate da Palli, la “Venere Maria – Nudo color seppia” di Michelangelo Pistoletto, e la “Victoire de Samothrace” di Yves Klein. Due opere dal valore inestimabile: “Venere Maria – Nudo color seppia” è una serigrafia su acciaio inossidabile lucidato a specchio, una delle opere più amate dell’artista, che rappresenta la moglie Maria Pioppi, mentre “Victoire de Samothrace” è una riproduzione della celebre “Vittoria di Samotracia”, rivestita dall’iconico blu brevettato da Klein, l’IKB (International Klein Blue), che l’artista francese ha definito «la più perfetta espressione del blu», e che ha creato utilizzando il pigmento monocromo blu, che evoca la contemplazione e l’infinito.