Sarà dedicato a Pietro Cappiello lo spettacolo “La Tivvù che non c’è più” che la compagnia teatrale “i Formaggini Guasti” porta in scena domenica 17 settembre ore 17,30 al teatro della Sala Banti (piazza della Libertà, 2- Montemurlo) con il patrocinio del Comune di Montemurlo. Pietro Cappiello, ragazzo pratese, 14 anni ancora da compiere, morto lo scorso agosto per una rara malattia genetica, era stato fin da piccolo un allievo della scuola di teatro dei Formaggini Guasti.
«Pietro era ancora piccolo quando ha fatto parte per la prima volta di uno dei nostri gruppi di teatro, avrà avuto sette anni. – scrivono i Formaggini Guasti sulla loro pagina Facebook – Era un bambino vivace, mai aggressivo. (…) Anno dopo anno diventava sempre più divertente, sempre più singolare. Per farvi capire il suo impatto nel gruppo di Prato Nord, basta dire che nella creazione della messinscena finale, sia in “C’era troppe volte” (maggio 2022), sia in “Poesia, il jazz della letteratura” (maggio 2023), a Pietro è stata data carta bianca: lui ha inventato e plasmato i suoi personaggi e li ha portati in scena, in piena armonia con tutto il contesto. Quando si spegne una vita come quella di Pietro, la nostra società perde un raggio di luce. E allora noi, che lo abbiamo amato e lo ameremo per sempre, dobbiamo rendergli omaggio e per farlo sforzarci di brillare un pochino di più»
“La Tivvù che non c’è più” è uno spettacolo comico semi-nostalgico per nonni accompagnati dai nipoti. In scena Mirko Gianformaggio, Emanuele Mineccia, Erika Bellini, Matteo Marcantelli, Andrea Lorenzini, Niccolò Guernieri, Giorgio Tronci, Cesare Toni. Per prenotazioni telefono 328.2718519