Co-generatore, assunzioni e valorizzazione del Fabbricone storico: il Lanificio Fratelli Balli annuncia il nuovo piano industriale
I lavori in corso e quelli programmati per i prossimi tre anni sono stati raccontati durante l’evento nazionale ‘4sustainability’. A prendere parte all’iniziativa a Prato sono stati oltre 20 relatori di caratura internazionale e più di 250 ospiti del mondo dell’impresa, della ricerca, dell’università e dell’associazionismo
Il Lanificio Fratelli Balli annuncia il nuovo piano industriale. Lo fa durante l’evento ‘4susteinability’, al quale hanno partecipato questo pomeriggio nei locali del Fabbricone storico di Prato più di venti relatori di scala nazionale e internazionale, e più di 250 ospiti istituzionali, del mondo delle imprese, dei distretti italiani, dell’università, della ricerca, e dell’associazionismo. Un nuovo piano industriale che guarda con slancio al futuro, che prosegue nel piano di assunzioni volto al ricambio generazionale delle competenze presenti in azienda, e che mette in campo un impegno sociale, ambientale e aziendale volto all’abbattimento delle emissioni.
Il percorso è già stato avviato negli scorsi mesi con i primi investimenti votati alla sostenibilità. Troviamo così all’interno degli spazi del Lanificio Fratelli Balli il nuovo cogeneratore di energia elettrica e termica che da un lato serve per abbattere i consumi e rendere più efficiente il processo produttivo, e dall’altro aiuta a incidere sul percorso di decarbonizzazione. “Si tratta di un investimento che ci consente di abbattere le emissioni – spiega Rossano Raffaelli, consigliere delegato del Lanificio Fratelli Balli -, e di muoverci con attenzione nel rispetto degli obiettivi dell’agenda europea 2030, efficientando l’intero ciclo produttivo presente in azienda. Inoltre ci siamo aperti al confronto con un team di professionisti per cogliere tutte le opportunità previste dai bandi ministeriali ed europei, incidendo davvero sulla qualità delle nostre lavorazioni in ottica di rispetto dell’ambiente”.
A fianco del co-generatore al Lanificio Fratelli Balli troviamo anche l’investimento nelle caldaie di ultima generazione, che consentono una ulteriore riduzione dei consumi e di anidride carbonica. E l’impianto di recupero di acqua calda e calore che permette un notevole risparmio nel consumo della risorsa idrica e di ottimizzazione dei consumi. Senza dimenticare i lavori in corso per il recupero delle facciate della parte del Fabbricone storico, nell’ambito di un più complessivo piano di valorizzazione del complesso. “Questo piano industriale prevede inoltre molti altri interventi, che annunceremo nel corso dei prossimi mesi – sottolinea Raffaelli -. Intanto possiamo anticipare che è previsto un forte impegno di valorizzazione culturale e sociale del Lanificio Fratelli Balli all’interno del Fabbricone storico, che si apre sempre di più alla città e al distretto”.
Tornando all’evento 4susteinability negli spazi del Fabbricone storico è andato in scena un dialogo di alto livello su misurazione d’impatto e trasparenza della filiera, e sull’applicazione diffusa del passaporto digitale di prodotto. Come relatori sono intervenuti Leonardo Raffaelli, co-titolare del Lanificio Fratelli Balli, Fabio Campana, Ceo del Lanificio dell’Olivo, Andrea Crespi direttore generale di Eurojersey, nonché vicepresidente di Sistema Moda Italia, Ettore Piacenza, Ceo di Piacenza 1733. E ancora Attila Kiss Ceo del Gruppo Florence, Matteo Marzotto presidente di Minerva Hub, Claudio Rovere Ceo di Holding Moda, Filippo Bernocchi docente di circolarità della Luiss Business School, Elena Alonso Esparza di Burberry, Augusto Rosi di Max Mara. E poi Luca De Iulis direttore marketing e vendite della Conceria Montebello, Alberto Lampis, strategic sourcing raw material senior specialist di Hugo Boss, Matteo Uliassi Ceo di Achille Pinto, Michele Casucci fondatore e general manager di Certilogo, eBay Group, Francesca Magri in rappresentanza di Fashion Task Force di Smi – Sustainable Markets Initiative. I moderatori sono stati Annamaria Tartaglia, Ceo di TheBrandSitter, Francesca Rulli, Ceo di Process Factory e Ympact Società Benefit, ideatrice del framework 4sustainability, Matteo Ward, Ceo e co-founder di Wrad, e Massimo Brandellero fondatore e Ceo di The Id Factory. “Ospitare questo evento è stato un onore per la nostra azienda – conclude Leonardo Raffaelli -. E devo dire che siamo anche molto orgogliosi di avere portato il distretto pratese alla ribalta nazionale per parlare di temi fondamentali come sostenibilità, gioco di squadra fra distretti, e delle nuove normative europee. Questo evento per noi rappresenta un punto di partenza, l’inizio di un percorso di dialogo che è stato recepito da tante distinte realtà imprenditoriali e che credo possa fare solo crescere il nostro territorio”.