Alla ripresa delle lezioni non riaprirà il bar interno dell’Istituto Buzzi. È infatti ancora in corso la procedura di gara per l’affidamento del servizio, necessario in un istituto in cui le attività scolastiche e di laboratorio si protraggono anche nel pomeriggio. Sulla questione interviene con alcune precisazioni Paola Fabbri di Fabbri SNC; la ditta che ha avuto l’affidamento del servizio bar negli ultimi cinque anni, un periodo che è stato contrassegnato anche dall’emergenza Covid. Secondo l’azienda l’incarico poteva essere prorogato garantendo la continuità del servizio. Di seguito la posizione dell’azienda:
“Vogliamo ringraziare uno per uno gli studenti, gli insegnanti e i genitori che in questi giorni hanno espresso solidarietà e gratitudine per la nostra attività nella gestione del bar interno dell’Istituto Buzzi. Sono stati davvero tanti, non ce lo aspettavamo. Il loro abbraccio e il loro riconoscimento per il nostro lavoro ci ha commosso.
È bastato un post su Instagram a mobilitare migliaia di persone che sono state in grado di apprezzare la qualità del servizio che con impegno e passione abbiamo messo a disposizione di tutti gli utenti della scuola. Per noi sono stati anni bellissimi, ci siamo sentiti parte di un istituto che tanto significa per la nostra città e per la sua economia.
Ci teniamo a sottolineare che, se il bar non riaprirà con la ripresa della scuola, non dipende assolutamente da noi. Ci aspettavamo una proroga, richiesta già da febbraio, che in altre scuole è stata concessa. Poteva essere giustificata dall’emergenza pandemia e dal fatto che per ben due anni (dei cinque previsti) non abbiamo potuto lavorare a causa del Covid, dopo aver speso risorse davvero ingenti per l’allestimento degli spazi che ci erano stati consegnati in condizioni pessime. Quelle risorse non siamo riusciti a recuperarle e incidono pesantemente sui bilanci dell’azienda che è a conduzione familiare e dà lavoro a sette dipendenti. Nonostante le duemila firme raccolte da insegnanti e studenti a sostegno della proroga il dirigente Marinelli ha scelto il percorso dell’indizione di una nuova gara che poi è andata deserta. Abbiamo partecipato poi ad un nuovo bando ma ancora non si conosce la data dell’aggiudicazione (non è neppure indicata nel bando di gara).
Si sarebbe potuto procedere anche una breve proroga per evitare l’interruzione del servizio, in attesa del risultato del bando. Ma anche in questo caso è stata presa una decisione diversa.
Visto l’approssimarsi del 31 agosto, data di scadenza del contratto, ci siamo rivolti al professor Marinelli per chiedere di attendere l’esito della medesima gara prima di smontare arredi e impianti.
Ci amareggia che, anche in questo caso, la risposta sia stata negativa, costringendoci il 28 agosto ad iniziare i lavori di smantellamento dei locali per riconsegnarli nei termini contrattuali nelle stesse condizioni di fatto in cui ci erano stati consegnati. Con enorme dispiacere siamo stati costretti persino cancellare il murales delle Pagliette a cui eravamo tanto affezionati.
Il tutto impiegando nuovamente energie e costi che si sarebbero potuti evitare attendendo l’esito della gara. Se anche non ci fossimo aggiudicati la stessa, avremmo potuto trattare con il nuovo aggiudicatario, che avrebbe potuto subentrare senza necessità di eseguire lavori di una certa entità o installare nuovi arredi.
Così facendo, invece, il nuovo aggiudicatario dovrà mettere mano di nuovo alla sistemazione dello spazio con un evidente prolungamento dell’interruzione del servizio che, per un istituto come il Buzzi, è quantomai necessario.
Concludiamo salutando di cuore gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie e augurando a tutti un buon anno scolastico”.