8 settembre, il cardinale Bassetti ai pratesi: «La Sacra Cintola è una carezza di Maria che vi accompagna ogni giorno»
Questa mattina con il solenne pontificale della Natività di Maria, celebrato in cattedrale, è iniziata la festa della città. Al termine la tradizionale consegna dei ceri alla Diocesi da parte del Comune
Un duomo pieno di fedeli ha fatto da cornice alla solenne celebrazione del pontificale dell’8 settembre, Natività di Maria, la festa più cara ai pratesi. Questa mattina la messa è stata presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, ex presidente della Cei e arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve. Hanno concelebrato il vescovo di Prato Giovanni Nerbini, l’emerito Franco Agostinelli, il cardinale albanese Ernest Simoni e il clero diocesano, presente con cinquanta sacerdoti e dieci diaconi.Presenti nelle prime file le massime autorità cittadine, con il sindaco Matteo Biffoni, il prefetto Adriana Cogode e i rappresentanti delle forze dell’ordine in alta uniforme.
Nell’omelia, affidata all’ospite d’onore, il cardinale Bassetti ha sottolineato il legame speciale che unisce la Sacra Cintola con la comunità pratese e ha definito la reliquia come «una carezza di Maria che vi accompagna ogni giorno».
«La pietà popolare – ha osservato il Cardinale – così forte in questa città, ha accolto sempre la presenza della Sacra Cintola come un segno di predilezione da parte della Madre di Dio. Forte simbolo unitivo tra la realtà ecclesiale e quella civile, un tempo perfettamente unite, oggi ben disposte ad una fattiva collaborazione per il bene comune dei residenti di quanti qui arrivano per motivi di lavoro o di studio. Il popolo di Prato, con il suo grande attaccamento alla Sacra Cintola, ha mantenuto viva nei secoli la devozione mariana e la fede nel Padre della misericordia. Il vero “sensus fidei”, che il Signore concede al suo popolo, è pegno di vita cristiana, di sana devozione e di sicura speranza».
Fin dal mattino una lunga fila di fedeli si è recata in visita al Sacro Cingolo, esposto alla venerazione nella sua Cappella, testimoniando così l’affetto e la devozione verso la reliquia simbolo della città. E davvero in tanti hanno partecipato al solenne pontificale della festa. Al termine della celebrazione il cardinale Bassetti, accompagnato da mons. Nerbini, ha mostrato la Sacra Cintola ai fedeli presenti in cattedrale e in particolare ai malati, disposti nelle prime file.
Poi la mattinata di festa è proseguita con un’altra importante tradizione, la consegna, da parte del Comune, dei ceri per illuminare la Cappella del Sacro Cingolo.
«La consegna dei ceri – ha detto il sindaco Matteo Biffoni – è il secolare simbolo più evidente della stretta collaborazione, assoluta e totale sintonia del lavoro che l’Amministrazione comunale e la Diocesi svolgono nell’esclusivo interesse della nostra comunità. Questa comunità se lo merita perché è forte, generosa, perché ha attraversato momenti di fatica dai quali ha saputo uscire rimboccandosi le maniche, lavorando molto. Abbiamo sempre lavorato perché nessuno resti indietro, e questa impostazione spero e mi auguro sia portata avanti con il lavoro dei prossimi anni, questo deve essere lo spirito con cui istituzioni così importanti come il Comune e la Diocesi, lavorano, collaborano, si confrontano e provano a tendere quella mano che la comunità si aspetta».