La Regione Toscana ha assegnato 12.700 euro di contributo alle attività di rievocazione storica, portate avanti dal Comune di Montemurlo con il Gruppo storico. La Regione ha infatti premiato la coprogettazione portata avanti dal Comune di Montemurlo con il Gruppo Storico, impegnati, ormai da 32 anni, a promuovere la rievocazione e la conoscenza della battaglia di Montemurlo del 1537, evento che segnò la nascita della Toscana moderna. Il finanziamento fa parte della così detta “Linea 1” dell’avviso regionale, dedicata alle coprogrammazioni e coprogettazioni dei Comuni con associazioni, gruppi storici, enti del terzo settore; la “Linea 2”, invece, non prevede procedimenti di coprogettazione.
«Si tratta di importanti contributi regionali che vanno a sostenere il mondo della rievocazione storica, come il nostro Gruppo storico che ogni anno lavora per far conoscere gli avvenimenti e i personaggi storici legati alla battaglia di Montemurlo.- spiega l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero –. La rievocazione storica rappresenta un importante volano di promozione turistica, perché offre l’occasione di far conoscere storie e territori meno noti della nostra Toscana».
Il contributo regionale coprirà dunque le spese e gli investimenti necessari per portare avanti il programma legato al Corteggio di Montemurlo. Innanzitutto, il banchetto rinascimentale con la scelta di ricette rinascimentale l’allestimento del tavolo dei nobili curato nei minimi particolari, gli spettacoli di bandiere, tamburi, danze, giocoleria e fuoco. C’è poi “Dentro la storia”, l’approfondimento storico legato alla battaglia di Montemurlo e i suoi personaggi e, infine, l’evento clou del cartellone di rievocazione storica, il Corteggio storico per le strade di Oste in programma domenica 10 settembre con l’allestimento di antichi mestieri e giochi rinascimentali, spettacoli in costume ed esibizione di gruppi storici, falconeria. «Un evento, il Corteggio storico di Montemurlo, che ogni anno è capace di attivare positive sinergie tra il nostro Gruppo storico e gli altri gruppi di rievocazione della provincia e della Regione e con le associazioni del territorio, tutti uniti per la buona riuscita delle serate a tema storico. – conclude Forastiero- Un ringraziamento alla presidente del Gruppo storico, Tiziana Giagnoni, che porta avanti con impegno l’attività che nel corso dell’anno vede anche il coinvolgimento di tanti ragazzi delle scuole del territorio, impegnati nei corsi per diventare sbadieratori e musici, ma anche in attività di promozione della socialità come le lezioni danze rinascimentali e la partecipazione a eventi di rievocazione in Toscana e in Europa».
CENNI STORICI
La “Battaglia di Montemurlo si combatté il 1 agosto 1537, in pieno Rinascimento, fra la Signoria Medicea, rappresentata da Cosimo I, ed i fuorusciti repubblicani contrari al regime mediceo, capeggiati da Baccio Valori e Filippo Strozzi, proprietari rispettivamente della Villa del Barone e di Villa Strozzi. Il panorama che fa da sfondo alla storica battaglia è proprio la Rocca di Montemurlo e la pianura sottostante. Si narra che i soldati di Cosimo I fossero circa diecimila fra cavalieri, esercito di fanteria, soldati mercenari spagnoli e tedeschi. Contro questo esercito, organizzato e ben disposto dai lucidi Capitani Alessandro Vitelli e Piero Colonna, sotto l’egida del Cardinale Innocenzo Cybo, nulla poterono gli archibugi e le artiglierie di Piero Strozzi, figlio di Filippo e al comando delle truppe dei fuorusciti fiorentini. Filippo Strozzi con i suoi fedeli, asserragliato dentro le mura del castello della Rocca, fu scovato e spinto ad arrendersi a causa di un incendio che, acceso al portone principale d’accesso, ben presto si diffuse anche alle stanze superiori e al cortile.”Cosimo I giustiziò i prigionieri: il giorno 20 agosto nel Bargello, furono decapitati Baccio Valori, il figlio Filippo e il nipote; Filippo Strozzi sembra che dopo un periodo di prigionia si uccise in cella, disposto a morire pur di non tradire la sua patria ed i suoi compatrioti. Alla battaglia di Montemurlo seguì l’unificazione della Toscana sotto i Medici. Più che un momento di guerra, pertanto, il Corteggio intende celebrare un evento che aprì la strada alla pace nella nostra regione.