Sull’accoglienza dei migranti e in particolar modo per i minori “è tutto saltato, siamo sull’orlo del tracollo”. Lo dice Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci sull’immigrazione, che torna sulla questione accoglienza. “Siamo nella più grande emergenza mai vissuta, almeno da quando sono responsabile Anci per l’immigrazione, e non succede nulla: ho visto Piantedosi a dicembre poi c’è stata una convocazione il 4 agosto e nel mezzo solo un po’ di interlocuzione tecnica”. Per Biffoni “c’è un perverso meccanismo politico perché questo è il governo del ‘niente sbarchi’ ma fuori dalla propaganda elettorale, perché loro hanno promesso questo, adesso sono in difficoltà”.
Il responsabile Anci per l’Immigrazione e sindaco di Prato Matteo Biffoni dice di aver scritto, così come altri sindaci per le rispettive città, “al tribunale dei Minori e alla prefettura”, dicendo che “con questi numeri, se ci vengono mandati ancora minori non accompagnati, noi non possiamo garantire che ci siano il rispetto delle condizioni stabilite per legge, e la responsabilità è dello Stato centrale. Non ci sono gli hub di primissima accoglienza, non ci sono le risorse per la mediazione culturale”. Secondo il rappresentante dell’Anci “il decreto Cutro ha peggiorato se possibile le regole del gioco, allontanando dal sistema dell’accoglienza i grandi player più affidabili come Arci, Caritas, Comunità di Sant’Egidio”, e dunque “non ce l’ho coi prefetti, loro rispondono a input che arrivano dal Viminale”.