Famiglie sempre più indebitate: Prato è al sesto posto in Italia
Nella provincia di Prato l'indebitamento medio è di 30mila euro, oltre settemila euro in più della media nazionale. Per tanti artigiani e negozianti sale il rischio usura. A dirlo è uno studio della CGIA
Con un debito medio a famiglia di 30 mila euro (+5,9% rispetto al 2021) la provincia di Prato si posiziona al sesto posto della classifica nazionale stilata dall’Ufficio studi della CGIA, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre. Al 31 dicembre 2022 l’importo medio dell’indebitamento per nucleo famigliare presente in Italia è salito a 22.710 euro. Complessivamente lo stock dei debiti bancari in capo a tutte le famiglie italiane si è attestato sul livello record di 595,1 miliardi di euro ed è aumentato del 3,5 per cento rispetto al 2021.
“Sebbene lo stock dei debiti sia in aumento a causa dell’inflazione, dell’incremento del costo dei mutui e dell’impennata delle bollette che hanno segnato negativamente gran parte dell’anno scorso, la situazione è critica, ma ancora sotto controllo” spiega la CGIS. “E’ probabile che l’incremento dei debiti sia in parte riconducibile alla forte ripresa economica avvenuta nel biennio 2021-2022. Le aree provinciali più esposte economicamente, infatti, sono anche quelle che presentano i livelli di reddito più elevati”.
Tra queste, appunto, figura anche Prato che rientra nella top ten delle province italiane dove si registra il maggior indebitamento delle famiglie. A Prato, in particolare, il debito medio a nucleo familiare è di 30.003 euro, oltre settemila euro in più rispetto alla media nazionale. Le famiglie più in “rosso” sono ubicate nella provincia di Milano, con un debito medio di 35.342 euro. A seguire Monza-Brianza, Bolzano, Roma e Como. Nella top ten troviamo altre due città toscane: Firenze che si posiziona al settimo posto (29.439), subito dopo Prato, e Siena al nono (28.554).
Le altre province toscane: 15^ Pisa (27.065 euro), 16^ Livorno (26.349 euro), 30^ Lucca (24.169 euro), 36^ Grosseto (23.286 euro), 47^ Arezzo (21.206 euro) e 55^ Massa-Carrara (19.722 euro).
A livello regionale la Toscana è quarta in Italia per indebitamento medio delle famiglie (26.311 euro), dietro a Lombardia, Trentino-Alto Adige e Lazio.
Il rischio usura – Alla luce di questi dati, la CGIA paventa il rischio di una recrudescenza dell’usura.”Sebbene il numero delle denunce alle forze dell’ordine di questo reato sia da tempo in calo, non è da escludere che l’incremento dei debiti delle famiglie spinga più di qualcuno a rivolgersi agli usurai che, da sempre, sono più “disponibili” di chiunque altro ad aiutare chi si trova a corto di liquidità, soprattutto nei momenti economicamente più difficili”.
Per evitare questo scenario – sempre secondo la CGIA – “bisogna invertire la tendenza, tornando a dare liquidità alle micro-imprese, altrimenti molte di queste potrebbero finire tra le braccia degli usurai. Non solo, è altresì necessario incentivare il ricorso al “Fondo per la prevenzione” dell’usura. Uno strumento, quest’ultimo, introdotto per legge da alcuni decenni, ma poco utilizzato, anche perché sconosciuto ai più e, conseguentemente, con scarse risorse economiche a disposizione”.