19 Luglio 2023

Tessuti di contrabbando, sequestrati beni per 6,5 milioni di euro. Contestate violazioni fiscali per 18 milioni

Il meccanismo prevedeva l'emissione di fatture false da parte di aziende tedesche, bulgare e ungheresi che in realtà non avevano fatto alcuna operazione commerciale


Nuova operazione della guardia di Finanza di Prato volta al contrasto del contrabbando di tessuti tramite emissione di fatture false. I finanzieri hanno eseguito un sequestro preventivo di oltre 2 milioni di euro e di più di 3,5 milioni i metri di tessuto, del valore stimato di circa 4,5 milioni di euro. La merce veniva importata in Italia da Paesi extra Unione europea, eludendo il pagamento dei diritti di confine, tra cui l’IVA all’importazione e, successivamente, anche quella sulle cessioni nazionali.
L’attività investigativa delle Fiamme Gialle pratesi – sotto la guida della direzione della Procura europea, sede di Bologna – contesta i reati di contrabbando aggravato ed utilizzo di false fatture. L’inchiesta è partita da controlli su strada nei confronti di alcune imprese che risultavano formali destinatarie di spedizioni di materia prima tessile di origine extraUe stoccata all’interno di un capannone.

I successivi accertamenti hanno permesso di scoprire che anche in questo caso, come in altre operazioni, c’era stato un illecito approvvigionamento dei tessuti, attraverso l’emissione di false fatture da parte di aziende tedesche, bulgare e ungheresi indicate anche nei documenti di trasporto quali fornitrici, che in realtà non avevano posto in essere alcuna effettiva transazione commerciale.
Le merci, infatti, giungevano direttamente nel distretto pratese ed erano stoccate presso il capannone oggetto di controllo, per poi essere smistate per la lavorazione o immesse nel mercato in nero attraverso cessioni a terzi in evasione d’imposta. Le false fatture di acquisto apparentemente emesse da fornitori comunitari consentivano di importare la merce eludendo il pagamento dei diritti di confine e le imposte: le violazioni fiscali rilevate dai finanzieri ammontano a 18 milioni di euro.