Pronto soccorso, 1 accesso su 10 causato dal grande caldo
Il direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza Simone Magazzini: "A rischio anziani, pazienti fragili e lavoratori che prestano servizio all'aperto". In generale, si registra un ritorno graduale del numero di pazienti in entrata ai livelli pre-pandemici
Il caldo stringe nella morsa dell’afa anche la provincia di Prato. E gli accessi al pronto soccorso dovuti alle alte temperature non si fanno attendere. Circa il 10/15% dei casi che arrivano all’attenzione dei medici del Santo Stefano sono da ricondurre, come spiega il direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza Simone Magazzini, proprio al clima bollente di questi giorni.
Al di là dei problemi legati al caldo, il pronto soccorso pratese sta vivendo – al pari degli altri ospedali – un graduale ritorno ai livelli di flussi pre-pandemia. 100mila all’anno gli ingressi prima dell’era Covid, 80mila lo scorso anno e (si presume dalle proiezioni) che potranno arrivare a quota 90mila alla fine del 2023. In questo periodo gli accessi medi al giorno ammontano a 220/250.
Il pronto soccorso conta ad oggi 20 figure e necessiterebbe di ben 10 nuovi professionisti. Il reclutamento di medici, su base volontaria, in altri reparti dell’ospedale consente di affrontare in modo sufficientemente sereno l’estate e far fronte anche allo smaltimento delle ferie da parte del personale. Nessuna emergenza, al momento, neppure per i posti letto: 25 in media i ricoveri in area medica che trovano risposte in termini di spazi e posti letto.