Dopo l’interruzione del programma, a causa della pandemia, i bambini e le bambine provenienti dai campi rifugiati della RASD (Repubblica Araba Saharawi Democratica) potranno essere nuovamente ospitati in Italia nei mesi di luglio e agosto. E’ ripartita la grande macchina di aiuti per i piccoli saharawi che avranno la possibilità di vivere, lontani dal caldo torrido del deserto, due mesi di scoperte e condivisione: dal primo check-up medico al primo viaggio al mare fino alla dotazione di un kit completo di indumenti nuovi e di generi igienico sanitari.
A Palazzo Banci Buonamici, sede della Provincia di Prato, ha avuto luogo la sottoscrizione della firma del protocollo d’intesa per l’accoglienza dei bambini e delle bambine del popolo saharawi. Presenti il presidente della Provincia di Prato Simone Calamai, il vicepresidente dell’Associazione Pro Saharawi “Ban Slout Larbi” Massimiliano Kalmeta, il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti, il sindaco di Vaiano Primo Bosi, l’assessore del Comune di Prato Gabriele Bosi, l’assessore del Comune di Montemurlo Alberto Fanti, l’assessore del Comune di Poggio a Caiano Patrizia Cataldi, la consigliera del Comune di Sesto Fiorentino Irene Falchini ed i rappresentanti delle associazioni partecipanti al progetto.
L’Associazione Pro Saharawi “Ban Slout Larbi” si occuperà dell’intera gestione e organizzazione del viaggio e del soggiorno di 15 bambini e dei loro quattro insegnanti/accompagnatori, arrivati in Italia già da alcuni giorni e ospitati dalle famiglie del territorio della Provincia di Prato, facendo fronte alle spese con i contributi di competenza delle amministrazioni. L’Associazione collaborerà con la “Compagnia Michele Calamai” e con il Gruppo trekking “Storia Camminata” di Montemurlo, la quale coinvolgerà nell’iniziativa di accoglienza tutti i propri associati, mettendo a disposizione le risorse professionali e materiali necessarie. Gli Enti locali si impegneranno nell’organizzazione di eventi e iniziative a favore dei bambini e nell’attività di sensibilizzazione sulla situazione del Popolo Saharawi, con l’obiettivo di promuovere una cultura di pace e solidarietà.
“Questo bellissimo progetto, che va avanti dal 1983, nasce dalla volontà di offrire un sostegno concreto ai bambini provenienti da un’area di mondo che affronta gravi difficoltà e sfide quotidiane – ha dichiarato il presidente della Provincia di Prato Simone Calamai -. Siamo felici di poter contribuire a offrire loro una casa temporanea nei comuni del nostro territorio, in quanto la Provincia di Prato è una comunità che ha sempre dimostrato grande apertura e accoglienza e che ogni volta si mobilita per fare la sua parte nell’aiutare chi è in difficoltà. La sottoscrizione di questo protocollo rappresenta in questa direzione un segnale forte e potente di una provincia intera. Questo progetto non solo fornirà ai bambini saharawi un ambiente sicuro e stabile, ma darà loro l’opportunità di sperimentare un’esperienza diversa rispetto a quello che vivono nel loro Paese – ha concluso Calamai – Voglio per questo esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che si sono dedicati a questo progetto, dimostrando una generosità e una solidarietà straordinarie”.