25 Luglio 2023

Poggio a Caiano, l’opposizione scrive al Prefetto: “Comportamento antidemocratico da parte del sindaco Palandri”

Nella missiva i consiglieri di minoranza evidenziano sei criticità: "Dalla censura degli atti presentati in Consiglio, alle diatribe su spazi e attrezzature in Palazzo comunale , fino alla mancata istituzione della Conferenza programmatoria dei Capigruppo"


“Fin dal giorno dopo le elezioni, ci siamo impegnati a fare un’opposizione rigorosa, certo, ma costruttiva nell’interesse unico di Poggio a Caiano. Riteniamo infatti che, soprattutto a livello locale, certi steccati politici possano essere superati con un minimo di collaborazione e di buon senso. Purtroppo, dobbiamo prendere atto che alla maggioranza qualsiasi forma di dialogo non interessa. Anzi, peggio, a mancare al sindaco Palandri è il più elementare rispetto delle primarie regole istituzionali: contro di noi è in atto un intollerabile ostruzionismo finalizzato ad ostacolare il ruolo a cui gli elettori ci hanno chiamati oltre ad una censura non degna di un paese libero. Siamo stati costretti a rivolgerci al Prefetto per denunciare questo comportamento antidemocratico. Per questo, in attesa che si ripristino la normalità di corretti rapporti istituzionali, ci vediamo costretti a non partecipare alle riunioni delle Commissioni Consiliari”.

Francesco Puggelli, capogruppo dell’opposizione consiliare al Poggio, commenta così la lettera inviata dal gruppo di minoranza al prefetto di Prato, Adriana Cogode, per chiedere un intervento “a tutela del regolare funzionamento democratico del Consiglio Comunale”.

Esprimendo “biasimo e preoccupazione” per il comportamento di Palandri, i consiglieri di minoranza evidenziano sei criticità:

“La prima è la censura degli atti presentati dalla minoranza al consiglio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata iscrizione all’ordine del giorno del consiglio comunale di ben due mozioni presentate dall’opposizione – si legge in una nota -. Vi è poi la mancata istituzione della conferenza programmatoria dei capigruppo. E gli orari di convocazione delle sedute (“tali da ostacolare la presenza di chi fra i consiglieri lavora”)”. Al sindaco Palandri viene poi contestata “la evasività e la genericità” delle risposte fornite alle interrogazioni finora presentate. In un caso, addirittura, la risposta scritta fornita ai consiglieri è risultata un copia incolla di un genericissimo comunicato stampa inviato settimane prima dal sindaco ai media. “Un atteggiamento irrispettoso per la dignità della istituzione e per il ruolo di rappresentanza che, comunque, la metà dei poggesi ci ha attribuito”, commenta Puggelli che al Prefetto segnala altri due aspetti.

“La ‘singolare urgenza con cui Palandri pretenderebbe di introdurre, cambiando statuto e regolamento, il presidente del Consiglio Comunale, figura fino a oggi inesistente. Le regole del gioco si stabiliscono insieme. Invece, senza che ci sia una vera urgenza, la maggioranza con un atto di prepotenza pretende di forzare i tempi per il lavoro nella Commissione e nel Consiglio”.

La critica si estende anche al mancato rispetto del regolamento consiliare che consente all’opposizione di avere, nel palazzo comunale, spazi e attrezzature adeguate per svolgere il suo compito.
“Ci è stato addirittura chiesto, come se fossimo estranei e non consiglieri eletti dai cittadini, di prenotare di volta in volta la stanza a noi assegnata. Un comportamento inaccettabile. Palandri non si è accorto che le elezioni erano quelle per eleggere il sindaco di un paese democratico e non il monarca di Poggio a Caiano. Non solo: con un paese, di fatto spaccato in due, il ruolo di chi governa dovrebbe essere quello di provare a ricucire la nostra comunità. Noi ci siamo messi a disposizione fin da subito. Ma questa continua ostruzione al nostro lavoro, culminata con quest’ultimo atto di censura, è davvero inaccettabile. Non solo per noi quanto per quella metà di poggesi che comunque rappresentiamo.”

La lettera di Puggelli al prefetto si conclude con un invito a svolgere un intervento verso il sindaco, “per ripristinare il corretto funzionamento della vita istituzionale”. Il gruppo di opposizione, assicura Puggelli, è disponibile a qualunque incontro che il prefetto volesse promuovere anche con la presenza del sindaco.