«I fratelli e le sorelle della Misericordia sono testimoni di carità e solidarietà, il loro impegno è una vocazione e non può essere professionalizzato chiedendo loro di sopperire alla mancanza di personale sanitario». Nel giorno del 435esimo anniversario della fondazione della Misericordia di Prato, il proposto Gianluca Mannelli ha espresso preoccupazione per la riforma del servizio di emergenza urgenza del 118 che ha portato alla riduzione della presenza di medici e infermieri nei territori di Vaiano e Montemurlo. «I nostri volontari sono adeguatamente formati, ma non posso assolutamente portare sulle proprie spalle il peso di queste scelte, come quella di eliminare la postazione medica in Valbisenzio – ha aggiunto Mannelli – oltretutto questa riorganizzazione comporta l’invio di una auto medica con due infermieri da Prato a Vaiano in caso di bisogno, ciò significa diminuire la presenza su un territorio vasto come quello della città».
Un concetto espresso anche dal presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana Alberto Corsinovi, presente alla cerimonia: «aiutateci a svolgere al meglio il nostro servizio – ha detto rivolgendosi alle istituzioni regionali –, aiutando le Misericordie aiuterete gli ultimi, aiuterete tutte quelle persone che quotidianamente vengono raggiunge dai nostri confratelli e consorelle in spirito di carità e solidarietà».
Le dichiarazioni del Proposto dell’Arciconfraternita sono state rilasciate a margine della tradizionale festa della fondazione che si tiene ogni anno il 22 luglio nella sede operativa di via Galcianese. In questa occasione, durante la messa di ringraziamento, vengono consegnate le onorificenze per le anzianità di servizio dei confratelli e le consorelle. Giacomo Orlando è stato nominato Capo Guardia d’onore per quarant’anni di impegno continuato nella sezione centrale della Misericordia, mentre Enzo Biancalani, Lorenzo Manca, Alessandra Masseti e Egidio Regina sono diventati Capo Guardia per aver compiuto quindici anni di servizio. A consegnare loro le medaglie sono stati il proposto Mannelli e il provveditore Carlo Scardazzi.
La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal vescovo di Prato monsignor Giovanni Nerbini e concelebrata da monsignor Nedo Mannucci e dal cappellano della Misericordia don Gino Calamai. Nell’omelia il Vescovo ha ricordato il pellegrinaggio a Loreto compiuto da trenta pratesi: quell’iniziativa fu all’origine, nel 1588, della creazione di una associazione di carità, primo nucleo della Misericordia. «I fondatori erano prima di tutto uomini di fede – ha sottolineato monsignor Nerbini – con la loro testimonianza hanno saputo suscitare emulazione; da quel piccolo seme è nato un albero grande, lungo quattro secoli, che dà riparo a tutti. Il mio invito è che sappiate sempre preservare lo spirito originario, in modo da consegnare a chi viene dopo di noi il tesoro prezioso che è la Misericordia».
Alla festa erano presenti il sindaco Matteo Biffoni, il vice sindaco Simone Faggi, l’assessore Benedetta Squittieri, la consigliera regionale Ilaria Bugetti, la parlamentare Erica Mazzetti e Antonello Giacomelli, commissario dell’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni. «Quattro secoli di storia testimoniano la vitalità e la forza delle vostre sezioni – ha detto Matteo Biffoni – durante il mio mandato da sindaco mi sono reso conto di quanto sia basilare avere al tuo fianco una associazione come questa, sempre pronta a mettersi a disposizione. Durante la pandemia abbiamo vissuto momenti molto difficili e voi ci siete sempre stati. Questa è la mia ultima festa della fondazione vissuta da sindaco, a chi verrà dopo di me dirò: potrai sempre contare su questa straordinaria associazione. Grazie per quello che fate e rappresentate».
La Misericordia di Prato è nata nel 1588. Oggi, 435 anni dopo, è una Arciconfraternita composta da ventisei sezioni sparse nella provincia di Prato e in parte sul territorio fiorentino. Può contare su oltre duemila volontari impegnati quotidianamente nei servizi di emergenza urgenza, nel trasporto socio sanitario e in molte altre attività a favore del prossimo. Nel 2022 sono stati svolti circa 163mila servizi di carità.