“Aggredito di notte sotto la sua abitazione da due uomini con i volti coperti da caschi integrali e armati di spranghe. L’intervento di alcuni residenti ha evitato il peggio”. E’ quanto accaduto a un delegato del Si Cobas di origini pakistane Ijaz, in un’azienda di trasporto di abbigliamento di Seano, a gestione cinese, secondo quanto riferisce lo stesso sindacato. L’episodio è avvenuto nella zona di Pratilia la notte tra lunedì e martedì scorsi, mentre il delegato stava rincasando dal lavoro. I due aggressori avrebbero pronunciato soltanto le parole “Ciao amico”, per poi accanirsi a colpi di spranghe, in particolare sul volto di Ijaz, il quale è stato portato in ospedale, dopo il provvidenziale intervento di alcune persone che hanno messo in fuga i due aggressori. L’uomo, che ha riportato la frattura dell’arcata zigomatica e a cui sono stati applicati alcuni punti di sutura al labbro, è stato poi dimesso nella mattinata di ieri con prognosi di 15 giorni.
Le modalità dell’agguato lasciano pensare ad una spedizione punitiva, come se ne sono viste in passato nei confronti di altri manifestanti del Si Cobas protagonisti di vertenze con altre aziende a conduzione cinese.
“L’aggressione – spiega il Si Cobas – arriva dopo numerose minacce ed episodi di violenza contro gli iscritti al sindacato” nella ditta dove a maggio ci sono stati “una serie di scioperi” che hanno portato “a un accordo per la regolarizzazione di più di venti lavoratori”. Sempre a maggio, spiega sempre il Si Cobas, “ad essere aggredito sotto casa da sconosciuti al ritorno dal lavoro” era stato un altro delegato del sindacato sempre nella stessa azienda”. Oggi i lavoratori sono in sciopero e hanno manifestano sotto la prefettura di Prato, chiedendo un deciso intervento da parte delle istituzioni. Una delegazione è stata poi ricevuta in Prefettura.
