Si sono conclusi ieri i lavori di restauro della fontana del Pescatorello, tirata a lucido e nuovamente visibile agli occhi dei pratesi e dei turisti. La fontana a fine 2022 è stata interessata da un intervento di restauro e ripulitura, grazie al lavoro congiunto di Comune di Prato e Publiacqua. L’azienda ha deciso di sostenere economicamente l’operazione di restauro con 130mila euro – attraverso lo strumento dell’Art Bonus – che interesserà tre fontane storiche della città: quella di piazza Duomo, già completata; la fontana del Maghero di piazza Mercatale e la fontana dei Delfini di piazza San Francesco. La superficie marmorea della fontana – una delle più famose di Prato, risalente alla seconda metà dell’Ottocento, scolpita da Emanuele Caroni e Ulisse Cambi su progetto di Mariano Falcini – era fortemente degradata per effetto degli agenti atmosferici e dell’azione dell’acqua corrente. Fattori che hanno portato negli anni alla formazione di incrostazioni calcaree e alghe, aggiuntesi ai depositi delle polveri sottili. L’intervento di restauro, curato dalla ditta Mannucci geometra Vinicio Srl, era finalizzato alla pulizia delle superfici, al consolidamento e sigillatura di fratture e fessurazioni. Una attenzione particolare è stata riservata al Pescatorello, particolarmente usurato dal flusso continuo d’acqua. Gli interventi sulle altre due fontane cominceranno appena ci sarà il via libera della Soprintendenza.
Foto di Alessandro Fioretti