Il Comune di Carmignano rilancia, dati alla mano, la disinfestazione e la derattizzazione ecosostenibile, fatta nel rispetto dell’ambiente, delle persone e degli animali, dopo l’evidente successo registrato negli scorsi anni. I dati raccolti dal 2018, anno in cui il sindaco Edoardo Prestanti affidò alla Saetta il compito di combattere topi e zanzare usando prodotti eco-firendly, dimostrano che quella scelta premia sotto ogni punto di vista.
“Sin da subito ho cercato di concretizzare l’idea di Prestanti di un’efficace disinfestazione in armonia con la natura e da allora abbiamo cercato, insieme ai produttori, le migliori soluzioni e le più efficaci alternative attraverso prove di laboratorio e verifiche sul campo – spiega Andrea Risaliti, titolare della Saetta, ditta alla quale è stato riaffidato l’appalto fino al 2025, con una spesa di circa 15mila euro l’anno -. Siamo stati dei precursori, dato che Carmignano è fra i primissimi Comuni in Italia ad aver intrapreso questa strada, ispirando molti altri primi cittadini che ora ne seguono le orme. E se si pensa che lo scorso anno la Regione ha emesso un’ordinanza che vieta l’uso dei trattamenti chimici tradizionali, si può comprendere la portata dell’intuizione carmignanese. Dei veri precursori”.
E i dati ne dimostrano l’efficacia. L’aver introdotto composti micro-biologici e ad azione fisico/meccanica nella lotta larvicida, infatti, ha portato al medesimo risultato che si sarebbe registrato con l’uso dei prodotti chimici, con il valore aggiunto che l’impatto sull’ambiente è completamente azzerato. Non solo, questo tipo di azione non va a stimolare la resistenza che l’insetto sviluppa, invece, ai prodotti chimici e e che lo rafforza. Dai campionamenti eseguiti nel corso del primo anno, in regime di interregno, con trattamenti eseguiti in modalità ordinaria e altri con azioni biologiche ed ecologiche, è emerso un costante abbattimento delle larve di zanzara che poi è risultato aumentare nel secondo anno con l’uso esclusivo di prodotti non chimici.
“Siamo orgogliosi di aver creduto fermamente in questa scelta – ha spiegato il sindaco Edoardo Prestanti -. Nonostante lo scetticismo iniziale, abbiamo notato che anche i cittadini stanno pian piano apprezzando gli evidenti benefici riscontrati. Perché non dimentichiamo che non essendoci rischi di sorta nessuno deve più correre a togliere dai giardini o dalle terrazze delle zone trattate indumenti o alimenti per paura della contaminazione da pesticidi, e le aree appena trattate possono essere frequentate di chicchessia, senza conseguenze. E questo mentre è evidente la riuscita dell’azione disinfestante. Insomma, direi che si è trattato di una scommessa e che l’abbiamo ampiamente vinta”.
Nel frattempo, infatti, l’evoluzione normativa è andata incontro alla politica di Prestanti, impedendo l’uso di pesticidi e dando ragione alla scelta ecologica.
“Nell’ottica di prevenzione – aggiunge il sindaco – abbiamo anche posizionato alcune bat-box, per attirare i pipistrelli che mangiano dalle 2000 alle 3000 zanzare a notte. Siamo partiti da tre postazioni in modo da studiare meglio il territorio e puntiamo a metterne ben altre per contribuire a liberarci dalle zanzare nel pieno rispetto dell’ecosistema”.
Da venerdì scorso, l’impegno messo in campo dal Comune è importante. La Saetta impiegherà per circa due settimane due squadre al giorno che agiranno per operazioni larvicide capillari, riposizioneranno delle postazioni di derattizzazione e spargeranno il repellente ecologico.
“A testimonianza che i cittadini credono in questo metodo – conclude il vicesindaco Federico Migaldi – c’è il successo che ha avuto la distribuzione delle pasticche larvicida gratuite fatta fra maggio e giugno. Nei dieci incontri organizzati nei vari angoli del territorio abbiamo regalato il kit a circa 600 famiglie e distribuito opuscoli con consigli e informazioni. Un segnale che la strada è quella giusta e che percorrerla insieme porterà a risultati ancora migliori”.
