14 Giugno 2023

Sr 325 chiusa 12 ore, i sindaci della Valbisenzio si rivolgono al governo: “Risorse straordinarie per la viabilità alternativa”

Dopo l'incidente di ieri Bongiorno, Bosi e Morganti scriveranno alla premier Meloni e al ministro delle Infrastrutture Salvini. Le categorie economiche invece chiamano in causa proprio le istituzioni locali


I sindaci della Val di Bisenzio ringraziano i cittadini e tutti coloro che hanno operato, con competenza e grande impegno, per risolvere senza tragiche conseguenze la gravissima criticità determinata dall’incidente di ieri sulla SR 325. Nello stesso tempo i tre primi cittadini annunciano la mobilitazione e chiamano in causa direttamente il Governo chiedendo “lo stanziamento di risorse straordinarie per garantire la sicurezza della mobilità e la fruibilità della viabilità alternativa alla SR 325 in caso di situazioni di emergenza, ma anche interventi risolutivi per il trasporto ferroviario, al fine di alleggerire il traffico veicolare sulla strada”.

“Sappiamo che sono state ore difficilissime per i cittadini e per le imprese della Vallata ed esprimiamo tutta la nostra gratitudine ai cittadini per la pazienza con cui hanno affrontato una situazione eccezionale e assolutamente non prevedibile – dichiarano Bongiorno, Bosi e Morganti – la stessa gratitudine è rivolta a tutti coloro che si sono impegnati senza risparmio di forze per risolvere la criticità e per gestire la difficile situazione: personale dell’Unione dei Comuni e della Provincia, Vigili del Fuoco, associazioni di volontariato. È grazie alla loro abnegazione che è stato possibile controllare l’estrema criticità della situazione e riaprire la strada”.

“Si è trattato di un evento eccezionale che si inserisce in uno scenario più ampio che riguarda l’accessibilità e la mobilità ma anche la complessiva situazione del territorio della Val di Bisenzio – fanno notare i sindaci – i nostri abitanti e le nostre imprese hanno scelto di vivere qui e di continuare a lavorarci per questo c’è bisogno di finanziare un vero e proprio piano per la messa in sicurezza del territorio. Quando si parla di viabilità in Vallata oltre alla SR 325 parliamo, ad esempio, un numero considerevole di strade comunali che necessitano di interventi di manutenzione da finanziare, un reticolo determinante per la mobilità dei cittadini e per la manutenzione del territorio. La nostra Valle è densamente abitata e ci sono infrastrutture che vanno garantite. Sappiamo bene quali sono le necessità e le presenteremo alla presidente Meloni e al ministro delle Infrastrutture Salvini. A giorni faremo partire le nostre richieste”.

Bongiorno, Bosi e Morganti proseguiranno il lavoro, con Provincia e Regione, perché il piano della viabilità di emergenza diventi definitivo. All’assessore Baccelli della Regione Toscana è già stata presentata una piattaforma e la richiesta di un incontro riguardante il trasporto ferroviario. Sul fronte della dinamica dell’incidente di ieri non ci sono novità di rilievo. La polizia municipale dell’Unione dei Comuni in queste ore sta ascoltando l’autista del camion e i testimoni del sinistro.

Se i tre sindaci della Vallata hanno deciso di scrivere al governo, Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato, invece, puntano il dito proprio nei confronti delle istituzioni locali e regionali. E lo fanno con una lettera ai sindaci della Valbisenzio, di Prato e al presidente della Regione e al presidente della Provincia per ottenere finalmente risposte all’annoso problema del collegamento stradale con la Valbisenzio, reso evidente ancora una volta in tutta la sua gravità dall’incidente di ieri, che ha di fatto paralizzato la circolazione stradale per l’intera giornata. Le associazioni di categoria, che da anni sollecitano le istituzioni per l’individuazione di soluzioni alternative alla 325, capaci di garantire i collegamenti e quindi la sicurezza della Vallata, pongono come prioritario la definizione e l’implementazione di un progetto che, dopo troppi anni di dibattiti senza alcun risultato, metta fine a una situazione di estrema precarietà in cui si trovano a vivere i cittadini residenti in Valbisenzio e tutti coloro che vi si recano per lavoro o altro.

“Il fatto di ieri è stato particolarmente eclatante, ma chi conosce quella strada sa che lì il traffico è bloccato o rallentato, per vari motivi, praticamente ogni giorno – afferma Daria Orlandi, nella sua veste di consigliere delegato alle infrastrutture di Confindustria Toscana Nord – ; ciò significa disagi per cittadini, aziende del territorio e per chi le deve raggiungere, in entrata e in uscita. La situazione di quella strada ci preoccupa da sempre. Al tema, indubbiamente cruciale della fluidità del traffico, si aggiunge adesso quello che deve diventare sempre più attuale per le infrastrutture poste in territori fragili per la loro posizione geografica; ovvero il rischio di frane, alluvione e smottamenti. Non ce li possiamo permettere, e chiediamo quindi la progettazione solerte di una viabilità alternativa a quella attuale e che metta in connessione funzionale anche importanti aree produttive del nostro distretto. Ulteriori ritardi, alla luce delle esigenze della Valdibisenzio e di quello che vediamo succedere in tante parti del Paese, sarebbero ormai segno di una colpevole non presa in carico del problema”.

“La realizzazione di un progetto credibile e realizzabile per la SS325 e per tutta la viabilità di vallata è ormai urgente e improrogabile – dice il Presidente di CNA Toscana Centro Claudio Bettazzi – E’ inaccettabile che le imprese e i cittadini che gravitano su questa unica strada di collegamento restino ostaggio di qualsiasi imprevisto, che si tratti di incidenti stradali, frane o eventi naturali. E’ necessario realizzare quanto prima progettualità e opere per risolvere definitivamente questa criticità, vanno definiti con precisione costi e tempi di realizzazione e avviate subito azioni per reperire risorse. La questione della viabilità è un nodo irrisolto e storico per la Val di Bisenzio e per questo non va banalizzato o ricondotto esclusivamente alla creazione di una nuova arteria viaria, ma va letto in termini di spostamento persone e traffico merci e a sua volta in traffico distrettuale (per le filiere locali) o in traffico fuori distretto”.

“In questo momento l’ultima cosa che ci interessa è il gioco delle accuse – dice il vicepresidente di Confartigianato Imprese Prato, Moreno Vignolini -. Dobbiamo tuttavia prendere atto oggi che quanto accaduto ieri è il risultato di scelte non fatte, di mancanza di attenzione e di lungimiranza, di una politica pigra nel delineare strategie economiche che vanno ben oltre la stessa Vallata. Ieri oltre 10mila persone sono rimaste intrappolate in un evento che da anni veniva previsto ma che, evidentemente, non siamo stati capaci di evitare. Quello che serve adesso è chiarezza. Vogliamo sapere cosa hanno intenzione di fare le istituzioni preposte in merito. Tavoli, cene e dibattiti ne abbiamo già fatti a sufficienza. Adesso vogliamo solo risposte. Chiare. Fosse anche un semplice no. Ma finalmente chiaro”.