20 Giugno 2023

Sicurezza, Prato all’ottavo posto in Italia per numero di delitti

A livello regionale la Provincia di Prato è seconda dietro Firenze. E' la fotografia che emerge dal rapporto curato dall'Irpet sulla sicurezza in Toscana


La Toscana si colloca al sesto posto della graduatoria nazionale delle regioni per tasso di delittuosità, con 3.812 reati per 100mila abitanti nel 2021: è quanto emerge dal rapporto curato dall’Irpet sulla sicurezza in Toscana, presentato a Firenze presso la sede della presidenza della Regione. Sono tre le province che si classificano tra le prime 25 in Italia e tra queste c’è anche Prato che occupa l’ottava posizione con 4.403 reati per 100mila abitanti, preceduta da Firenze (settimo posto) e seguita da Livorno che è nona. Siena è la realtà con minore incidenza (87esima).
Il numero di reati denunciati, 140mila e in calo costante dal 2013, riporta la regione ai livelli di fine anni ’90. Dopo il lockdown, nel 2021 i furti sono tornati a registrare una lieve crescita (+5mila denunce), rimanendo però al di sotto del pre-pandemia (-27mila denunce). Calano sia nel 2020 sia nel 2021 le rapine in abitazione e negli esercizi commerciali, i reati legati agli stupefacenti e allo sfruttamento della prostituzione.

La Toscana è al 13/o posto in Italia per a omicidi volontari consumati o tentati, 17/a per omicidi colposi, 14/a per violenze (minacce, percosse, lesioni dolose, violenze sessuali, sequestri di persona), 5/a per furti con destrezza, in abitazioni, esercizi commerciali e da auto in sosta, 4/a per furti di autoveicoli, scooter, moto e relativi danneggiamenti. Rispetto alla percezione del rischio da parte dei cittadini intervistati, la percentuale di coloro che hanno risposto di percepire ‘abbastanza’ o ‘molto’ il rischio di criminalità nella zona in cui abitano, è calata dal picco del 37% raggiunto nel 2016 al 18% del 2021.

“Abbiamo assistito poi – aggiunge l’assessore regionale alla sicurezza, Stefano Ciuoffo – ad una diminuzione dell’incidenza dei furti (che da soli rappresentano circa la metà dei reati totali) che nel 2020 era scesa a causa dall’emergenza Covid, mentre nel 2021 sono tornati a registrare una lieve crescita (+5mila denunce), rimanendo però molto al di sotto dei valori registrati nel periodo pre-pandemia (- 27mila denunce pari al -34%). L’analisi di Irpet, che ringrazio per il lavoro compiuto, ci restituisce una fotografia della situazione a tratti incoraggiante. Tuttavia sarebbe sbagliato abbassare la guardia. Serve invece proseguire il lavoro di squadra con le forze dell’ordine e l’impegno costante, di cui la Regione è indubbia protagonista, a creare reti di socialità per rendere sempre più vivaci e quindi sicure le nostre comunità”.