La Guardia di finanza di Prato ha sequestrato 3 milioni e 700mila compresse di integratori alimentari non a norma, pari a 1,3 tonnellate di materiale. Gli integratori erano privi delle indicazioni e delle precauzioni d’uso in lingua italiana oltre che delle indicazioni sul produttore e importatore, Paese d’origine, presenza di sostanze dannose. Gli accertamenti svolti hanno permesso alle Fiamme Gialle pratesi di individuare ed intervenire, con la collaborazione dei finanzieri romani, una società di importazione di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici con sede a Roma gestita da un cittadino straniero. L’azienda, operando a livello nazionale, era in grado di rifornire i propri connazionali distribuiti principalmente nel Lazio, Toscana e Lombardia. Il responsabile è stato segnalato all’Ufficio tributi e finanza della Regione Lazio, per l’irrogazione delle sanzioni amministrative con specifico riferimento alle ipotesi illecite connesse alla commercializzazione di prodotti privi delle informazioni previste dalla vigente normativa comunitaria. L’operazione della guardia di finanza di Prato arriva dopo che qualche settimana fa erano già state sequestrate oltre 2 milioni di compresse di integratori alimentari, pari a 520 Kg: complessivamente sono quindi circa 6 milioni gli integratori non a norma sequestrati, pari a circa 2 tonnellate, per un valore totale stimato in circa 500.000 euro. Quest’ultima operazione si è svolta attraverso l’analisi e lo sviluppo delle informazioni emerse dalla documentazione contabile acquisita nel corso di precedenti controlli, oltre che dalla consultazione delle banche dati in uso al Corpo ed incrocio delle risultanze ottenute, con particolare riferimento al commercio illecito di prodotti alimentari, farmaceutici e parafarmaceutici privi dei requisiti richiesti dalla normativa vigente.