21 Giugno 2023

I numeri della marginalità: oltre 11mila assistiti dalle associazioni del nostro territorio

I dati forniti nel convegno di Pratofutura, che ha messo a confronto mondo dell’imprenditoria e Terzo settore.


11.480 persone in difficoltà economica assistite nel 2022 per 11 associazioni, tra le più grandi, presenti sul territorio pratese. La metà sono stranieri, il 25% è costituito dai cittadini che si trovano nella cosiddetta fascia grigia, ovvero la fascia di coloro che un lavoro ce l’hanno, ma che non consente di sostenere i costi della vita familiare, dalle bollette al mutuo o all’affitto. È il quadro offerto dall’associazione Pratofutura, che ieri, martedì 20 giugno, ha messo a confronto mondo dell’imprenditoria e Terzo settore nell’incontro dal titolo “Custodire il territorio, custodire le relazioni. Povertà e fragilità nel distretto”. Pratofutura riunisce al suo interno circa 90 tra imprenditori e professionisti e si è data come mission quella di immaginare il distretto del domani. L’incontro è stato coordinato da Lucrezia Sandri di Tv Prato. L’apertura è stata affidata al presidente Marco Ranaldo: “L’assistenza non basta – ha proseguito Ranaldo -, dobbiamo tutti insieme trovare delle soluzioni strutturali per includere in maniera legale i lavoratori immigrati nel tessuto produttivo del distretto, togliendoli dalla disponibilità della illegalità e della speculazione”.

Ascolta l’intervista a Marco Ranaldo:

 

 

Dal Vescovo di Prato Monsignor Giovanni Nerbini è arrivato l’invito a “tenere d’occhio il complesso prendendoci cura di chi rimane in fondo. È importante cogliere le sfide implicite nella Prato di oggi, città moderna ma che si porta dietro una realtà complessa”. Presente anche la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Diana Toccafondi: “Custodire un territorio vuol dire sentirsi responsabili. Per questo abbiamo deciso che la somma che durante la pandemia era stata destinata al progetto Insieme fosse ora indirizzata all’emergenza abitativa, in maniera concreta al recupero di 9 case di risulta all’interno dell’Edilizia residenziale pubblica”.

Ascolta le interviste al Vescovo Nerbini e a Diana Toccafondi:

 

 

Sei associazioni hanno partecipato alla tavola rotonda che si è svolta nella sede di Pratofutura in via Santa Chiara 38, inquadrando la propria attività: la Caritas Diocesana, presente col direttore Don Enzo Pacini; Insieme per la famiglia con Sandra Gramigni; la Fondazione Opera Santa Rita con la presidente Renza Sanesi; l’associazione Il Casolare, rappresentata da Marco Borselli; l’associazione Cieli Aperti (presente Simona Di Rubba) e l’associazione Giorgio La Pira con la presidente Elena Pieralli.

Capacità reddituale ridotta ed emergenza casa: sono i due problemi principali a Prato secondo i dati offerti dal Comune di Prato. “Abbiamo innalzato Ise di riferimento da 7.100 euro a 8000 euro nel 2023 per gli interventi pubblici di sostegno al reddito – ha spiegato il vicesindaco Simone Faggi -, abbiamo quindi innalzato le risorse a disposizione degli assistenti sociali per le risposte ai problemi di carattere quotidiano dei cittadini, dal pagamento dell’affitto al pagamento delle spese mediche come quelle legate alla cura dei denti. Il secondo tema è quello della casa – ha continuato Faggi – abbiamo 181 famiglie in alloggi di emergenza e 1.180 richieste per case popolari da parte di persone che hanno l’idoneità. Alla fine del 2024 contiamo di consegnare 200 alloggi popolari, dando risposte a circa un migliaio di persone”. Hanno portato i loro saluti anche il sindaco Matteo Biffoni e la consigliera regionale Ilaria Bugetti. Presente al tavolo l’assessore regionale all’Immigrazione Stefano Ciuoffo: “Su circa 330.000 imprese esistenti in Toscana, 38.400 sono imprese con titolare non italiano; è chiaro quindi che l’immigrazione non può essere affrontata come un’emergenza, bensì come un tema strutturale”.

 

Ascolta le interviste a Simone Faggi e a Stefano Ciuoffo: