È morto Francesco Nuti, uno dei figli più amati di Prato
A dare la notizia è stata la figlia Ginevra assieme ai familiari. Aveva 68 anni ed è deceduto a Roma
Prato perde uno dei suoi figli più famosi e amati: è morto Francesco Nuti, attore, regista, sceneggiatore e cantautore dal talento multiforme, che aveva raccontato prima la sua città, i pratesi e il lavoro come nessun’altro e poi aveva trionfato ai botteghini di tutta Italia anticipando l’onda toscana degli anni ’90 e dando vita a un vero sodalizio con il fratello Giovanni, musicista e autore di tutte le colonne sonore. Il grande regista e attore pratese aveva 68 anni ed era malato da tempo. Ad annunciare la morte è stata la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma. La data e il luogo delle esequie saranno rese note nelle prossime ore.
Un fuoriclasse della comicità, Cecco da Narnali, con caratteristiche uniche: battute graffianti, ma anche silenzi, sguardi e sorrisi che sapevano trasmettere ironia e sarcasmo, dolcezza e malinconia in un mix irresistibile. Con le riviste del Buzzi, cui arrivò grazie alla chiamata di Rodolfo Betti – come ebbe a raccontare alcuni anni dopo – Nuti conobbe il teatro e decise di lasciar perdere il calcio – altra sua grande passione – e di fare l’attore.
Qui sotto una sua interpretazione, datata dicembre 1975, dagli archivi di Tv Prato.
Alla fine degli anni Settanta l’ingresso nei Giancattivi e le prime esperienze in tv e sul grande schermo con “Ad Ovest di Paperino”; poi la carriera da solista e il successo travolgente negli anni Ottanta, da “Madonna che silenzio c’è stasera”, film cult per diverse generazioni, girato a Prato per la regia di Maurizio Ponzi, per cui Nuti lavorò anche in “Io, Chiara e lo Scuro” e “Son contento”. Tanti i film di successo di cui ha firmato la regia, “Tutta colpa del paradiso”, a “Caruso Pascoski (di padre polacco)”, “Willy Signori e vengo da lontano”, “Donne con le gonne”; altre pellicole – meno apprezzate dalla critica, ma da riscoprire come “OcchioPinocchio” – hanno segnato la parabola discendente dell’artista, che ha dovuto fare i conti con i problemi legati all’alcol e alla depressione, fino all’incidente domestico del 2006, che gli ha tolto la parola ma non ne ha frenato i progetti artistici, portati avanti con il fratello Giovanni, curatore della biografia “Sono un bravo ragazzo – Andata, caduta e ritorno”, da cui è stato tratto anche lo spettacolo teatrale con Nicola Pecci.
Il 30 dicembre 2014, al termine della data pratese dello spettacolo, Francesco Nuti salì sul palco del teatro Metastasio e affidò al fratello Giovanni la lettura di un messaggio ai pratesi (qui sotto il video): “Cari concittadini, sapete quando una storia è finita? Ve lo dico io. Quando non c’è più nessuno che la racconta. Io la mia storia l’ho raccontata con il cabaret, le canzoni e il cinema. Ora la racconto con la voce degli amici e di chi mi sta accanto da sempre. Vi saluto con un bacio in bocca….e mi raccomando, fate sempre l’amore”.
Il video del messaggio di Francesco Nuti ai pratesi: “Mi raccomando, fate sempre l’amore”
In città, negli ultimi anni, sono state molteplici le iniziative per rendere omaggio all’artista e per far conoscere la filmografia di Nuti alle nuove generazioni. Solo pochi giorni fa il Comune di Prato, in collaborazione con il Cinema Eden, aveva festeggiato il 68esimo compleanno di Francesco Nuti con la rassegna “Due chicche di Cecco”, doppio appuntamento al cinema Eden con due suoi film ad ingresso libero: ‘Caruso Pascoski (di padre polacco)” e ‘Occhio pinocchio’. E’ stata un’occasione per parlare dell’esperienza artistica di Francesco nel cinema, in tv e a Sanremo, una carriera nata a Prato, a Narnali per la precisione, perché Prato è stata tante volte protagonista dei suoi film.
Quando si esibì su TV Prato a “Cose di casa nostra”
“Tutto quello che è stato, sarà per te – ha scritto il sindaco Matteo Biffoni subito dopo aver appreso la notizia della morte dell’artista – Ci mancherai Francesco, grazie per tutto quello che ci hai dato. Sei stato un fuoriclasse puro, di quelli che vincono le partite da soli quando hanno voglia. E questa città è casa tua; Prato continuerà a ricordarti, sempre”.
Il Comune di Prato esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Francesco Nuti ed esprime sentite condoglianze alla figlia Ginevra, al fratello Giovanni e alla loro famiglia.
“Francesco Nuti è stato un pratese geniale, che ha saputo raccontare il cuore e lo spirito della nostra città, portando con i suoi film la ‘pratesità’ e la toscanità fuori dalla nostra regione. Indimenticabili le sequenze di ‘Madonna che silenzio c’è stasera’, in cui si racconta, con una comicità unica, la vita dei lavoratori nelle aziende del nostro distretto. Cordoglio e vicinanza alla sua famiglia”. Così il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.
“Eri la poesia più bella. Come tutto ciò che sa di gioia e malinconia. Come tutto ciò che sa così tanto farti ridere e poi farti scorrere le lacrime. Eri puppe a pera, lo stambecco bianco e Paperino, radio e biliardo, il Perù, l’Africa, dammi un bacino, buongiorno una sega. Eri un talento puro che ha sofferto troppo e troppo presto. Eri un grande attore e un grande regista. Eri la Toscana e le sue viscere. Stasera ci sarà un gran silenzio da queste parti. Ciao Francesco, ti abbiamo voluto tanto bene e ci mancherai davvero tanto”. Così Marco Furfaro, deputato toscano del PD, ricorda Francesco Nuti in un post sui social.
“Esprimo alla famiglia il mio profondo cordoglio e quello di tutta la Toscana per la scomparsa di Francesco Nuti” ha affermato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani appresa la notizia della scomparsa dell’attore e regista. “Francesco Nuti – prosegue – è simbolo della comicità toscana intelligente, ha contribuito con la sua risata, a volte amara e disillusa a raccontare, in un modo personalissimo, la nostra regione. E’ stato un grande protagonista in un periodo che ha visto una generazione di attori e registi portare in alto la comicità toscana- ricorda sempre Giani-. Un affetto profondo lo ha sempre legato alla Toscana anche nei suoi anni più difficili ed è per questo che Francesco non sarà mai dimenticato, così come non saranno dimenticati alcuni autentici capolavori del cinema del quale è stato il geniale interprete”.
Anche il Teatro Politeama Pratese, con la Presidente Beatrice Magnolfi, i Consiglieri e tutto lo staff, partecipa al cordoglio per la scomparsa di Francesco Nuti, un grande protagonista dello spettacolo italiano, ricordando la sua amicizia con Roberta Betti e la sua passione per il teatro che lo ha portato, giovanissimo, sui palcoscenici pratesi, nel teatro di rivista e nel cabaret. “Prato perde uno dei suoi talenti migliori, purtroppo segnato da una precoce malattia. Alla famiglia, e in particolare al fratello Giovanni, va un pensiero di sincera partecipazione e affetto”.
Tanti i messaggi di cordoglio scritti in queste ore da colleghi e amici del mondo dello spettacolo.