Contrasto all’evasione fiscale, rinnovato il protocollo fra Comune, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza
Nell'ultimo triennio il Comune ha inviato 151 segnalazioni qualificate per accertamenti fiscali mirati
E’ stato firmato stamani il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Prato, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate con il quale le tre istituzioni si impegnano reciprocamente nel rafforzamento di uno strumento già operativo da tempo relativamente allo scambio di dati e notizie utili sulla realtà socio-economica locale per contrastare l’evasione fiscale e favorire il recupero dei tributi.
I tre enti si impegnano nello scambio delle informazioni presenti in Anagrafe tributaria, nella diffusione delle buone pratiche riscontrate sul territorio comunale nello svolgimento delle attività di partecipazione all’accertamento, nell’individuazione di sistemi informatici utili per standardizzare metodologie di intervento e per aumentare la qualità delle azioni che il Comune può realizzare, nell’individuazione di referenti provinciali e territoriali, nell’individuazione di eventuali ulteriori ambiti di intervento, nella soluzione di problematiche che possono ostacolare l’attuazione del Protocollo e nel monitoraggio degli esiti delle segnalazioni inviate all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza.
Gli ambiti di intervento oggetto dell’accordo
Per quanto riguarda gli ambiti di intervento, i settori nei quali il Comune partecipa all’attività di accertamento fiscale dei tributi statali e locali sono il commercio e le professioni, l’urbanistica e il territorio, le proprietà edilizie e il patrimonio immobiliare, le residenze fittizie all’estero e la disponibilità di beni e servizi di rilevante valore, indicativi della capacità contributiva. Tra questi, le principali tipologie di segnalazioni qualificate sono lo svolgimento di attività senza partita Iva, lo svolgimento di attività economiche diverse da quella dichiarata, enti non commerciali con attività lucrative, professionisti o imprenditori che hanno partecipato ad operazioni di abusivismo edilizio, il possesso di proprietà in assenza di contratti registrati o omessa dichiarazione e l’esito negativo del procedimento di conferma di espatrio.
Il Protocollo quindi rilancia e rafforza l’attività di partecipazione al contrasto all’evasione fiscale, in cui il Comune di Prato è impegnato da oltre dieci anni attraverso il lavoro del Nucleo Antievasione della Polizia Municipale. L’unità operativa, come articolazione del Corpo di piazza dei Macelli, con l’impiego di soli due addetti, ha consentito al Comune di Prato di collocarsi ogni anno nei primi cinque Comuni italiani più virtuosi nell’attività di recupero fiscale.
In aggiunta, allo scopo di consolidare procedure operative efficaci, saranno programmati degli incontri operativi periodici durante i quali saranno condivisi gli studi, l’analisi e le buone pratiche e approfondiranno le criticità emerse dalle segnalazioni effettuate.
“Il Comune di Prato ha un Nucleo Antievasione che ha sempre lavorato molto bene portando anche economicamente dei risultati straordinari, piazzandosi nelle primissime posizioni per il recupero dell’evasione fiscale attraverso le segnalazioni qualificate – ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni -. Con il Protocollo di oggi facciamo un upgrade, un salto di qualità che implica una collaborazione più stretta. Non abbiamo la pretesa di risolvere i problemi del mondo, ma abbiamo l’obiettivo di fare tutto quello che è in nostro possesso per alzare sempre di più l’asticella dell’attenzione e della pressione su chi evade, fa il furbo e non rispetta le regole”.
“I risultati ottenuti sinora sono stati veramente ottimi e le segnalazioni sono state utili per recuperare anche importi notevoli – ha affermato la direttrice dell’Agenzia delle Entrate di Prato Tiziana d’Ambrosio -. A Prato un fenomeno rilevante è l’esistenza di moltissime partite Iva a fronte delle quali non vi è un’effettiva attività, ma che vengono utilizzate semplicemente per fini evasivi, andando ad inquinare il tessuto economico del territorio. Ecco, facciamo la nostra parte per combattere anche questo tipo di evasori”.
“Con questa firma continuiamo a svolgere l’attività su due fronti, quello della Polizia giudiziaria e quello della Polizia amministrativa, sia sull’azione preventiva, che su quella repressiva – ha aggiunto il Colonnello Enrico Blandini, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Prato -. Il nostro scopo è quello di essere sempre più vicini all’imprenditoria onesta, corretta e alla popolazione che rispetta le regole, andando ad individuare quei fenomeni già strutturati o quelle situazioni di patologia che ci permettono di capire chi deve pagare e quanto”.
Le somme recuperate negli ultimi anni
La normativa statale dal 2010 riconosce alle Amministrazioni locali che partecipano all’attività antievasione un incentivo pari al 50% delle maggiori imposte incassate dallo Stato. Tale percentuale era stata innalzata al 100% con un provvedimento del 2011 e con varie proroghe portata fino al 31 dicembre 2021. Successivamente non ci sono stati ulteriori dispositivi di proroga, quindi dal 2022 l’incentivo è tornato alla quota del 50%.
Solo negli ultimi tre anni (2020-2022) il Nucleo Antievasione ha trasmesso attraverso il Sistema di Interscambio Anagrafe Tributaria ed Enti Locali (SIATEL) 151 segnalazioni qualificate di cui 20 nell’ambito Commercio e Professioni, 10 nell’ambito Urbanistica e Territorio, 45 nell’ambito Proprietà edilizie e il patrimonio immobiliare, 4 nell’ambito Residenze fiscali all’estero fittizie, 72 nell’ambito di Beni indicanti capacità contributiva.
I trasferimenti del Ministero dell’Interno al Comune di Prato dovuti come incentivo per l’attività di partecipazione sono stati di 250mila euro nel 2020, 236mila nel 2021 e 339mila nel 2022, per un ammontare complessivo dall’anno 2012 di 4.387.000 euro.