Nella notte, prima dell’alba, otto mezzi e dieci operai del Consorzio spurghisti associati sono partiti da Prato e Firenze per prestare aiuto alle popolazioni della Romagna. In accordo con la Protezione civile e su richiesta di Anci Toscana, gli spurghisti si trovano a Castel Bolognese, in una delle zone più colpite dalla terribile alluvione che in questi giorni ha messo in ginocchio le province di Ravenna, Forli e Rimini.
“Siamo stati chiamati a liberare le strade e le case dall’acqua e dal fango”, spiega Massimo Durgoni, responsabile del Consorzio spurghisti associati, realtà che raggruppa quasi cinquanta aziende del settore fra Prato, Firenze, Pistoia, Valdelsa e Valdarno. Durgoni ha alle spalle l’esperienza di tre alluvioni che negli anni ’90 colpirono Asti, Alessandria e Poggio a Caiano e sa bene come comportarsi in questo tipo di emergenze: “qui in Romagna stiamo cercando di fare del nostro meglio, posso dire che la situazione è disastrosa, tutti i seminterrati sono allagati, ci stiamo adoperando per svuotarli e stiamo lavorando senza sosta da questa notte. Incontriamo tanta gente disperata”.
Gli otto mezzi attualmente in servizio in Romagna sono quelli delle aziende Peppino Durgoni e Figli, Autospurgo 90, Arno spurghi e Altimax. Nei prossimi giorni altri spurghisti aderenti al Consorzio Csa si recheranno nelle zone alluvionate per dare una mano nella gestione dell’emergenza.