26 Maggio 2023

Parrocchia di Maria Maddalena dei Pazzi, a breve partiranno i lavori per la nuova canonica

Ad annunciarlo ieri sera il vescovo di Pistoia mons. Fausto Tardelli


Partiranno a breve i lavori per la realizzazione della canonica a servizio della chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena De’ Pazzi a Bagnolo. Ad annunciarlo ieri sera, 25 maggio, il vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli nel corso delle celebrazioni religiose in onore della santa Maria Maddalena, nel giorno dell’anniversario della morte avvenuta il 25 maggio 1607. Il Comune di Montemurlo aveva inserito la previsione all’interno della variante urbanistica 1 al piano operativo ed oggi la Diocesi arriva alla concretizzazione dell’intervento, che dota la parrocchia di Bagnolo di spazi per le attività religiose e ricreative. La nuova canonica sarà perfettamente integrata con l’area circostante al Chiesino di Bagnolo. L’ampliamento prevede la realizzazione di una struttura di circa 300 metri quadrati, composta da quattro aule per il catechismo e per le attività parrocchiali e da un piccolo alloggio per il sacerdote. I lavori hanno un costo di circa 700 mila euro e sono stati finanziati per il 70% da un contributo della Conferenza episcopale italiana.

«Siamo felici che la Diocesi di Pistoia sia prossima alla realizzazione degli spazi della canonica di Bagnolo. – sottolinea il sindaco Simone Calamai – Si tratta di una struttura importante sia per le attività parrocchiali ma più in generale per la vita sociale e aggregativa della frazione di Bagnolo».

Grande festa ieri sera, 25 maggio, dunque, nella frazione di Bagnolo per le celebrazioni della santa Maria Maddalena de Pazzi. La santa mistica e scrittrice spirituale fiorentina, considerata la “santa di Montemurlo”, era solita trascorrere le estati nella villa Il Parugiano, dove ebbe le prime estasi e, non a caso la parrocchia della frazione porta il suo nome. Una festa che si è arricchita di un momento particolarmente solenne a livello religioso con l’arrivo al chiesino di una reliquia della santa Maria Maddalena, le cui spoglie riposano nell’omonimo monastero a Careggi a Firenze. Su concessione del cardinale di Firenze, Giuseppe Betori, un frammento dei resti mortali della santa è stato prelevato e portato a Bagnolo, dove ora è conservato in un nuovo reliquiario, realizzato dalla parrocchia per l’occasione. La chiesa di Bagnolo possedeva infatti un’altra reliquia, non del corpo della santa ma per contatto, cioè un lembo della veste appartenuta a Maria Maddalena. Le celebrazioni religiose hanno preso il via proprio da quella che fu la dimora della santa, dal chiesino di San Girolamo nella Villa del Parugiano. Qui, nel giardino della villa, la sera del 30 novembre 1578, all’imbrunire, mentre era in compagnia della madre Maria Buondelmonti, Maria Maddalena ebbe la sua prima estasi. La processione, alla quale ha preso parte in forma ufficiale anche il Comune di Montemurlo con il gonfalone, rappresentato dal sindaco Simone Calamai, dall’assessore Alberto Vignoli, dalla comandante della polizia municipale, Enrica Cappelli; presente anche il maresciallo Alessandro Cecchetti della locale Tenenza dei carabinieri.

«Una festa della comunità che offre l’occasione, anche ai non credenti, di scoprire la figura di una delle più importanti scrittrici mistiche della Chiesa cattolica. – aggiunge il sindaco Calamai – la figura di Maria Maddalena de Pazzi ci consente, infatti, di riconnettere la storia laica della nostra comunità alle vicende cultuali e religiose della santa carmelitana che nel corso dei secoli si sono sedimentate generando quella straordinaria unicità che è Montemurlo con storie e leggende ancora vive».

Le celebrazioni religiose sono state presiedute dal vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli. Erano presenti inoltre i sacerdoti don Gildas, titolare della parrocchia, don Jarek, don Roland, don Gianni Gasperini e don Alessio Bartolini, sacerdote montemurlese oggi in servizio alla parrocchia della Val di Bure a Pistoia. «È stata importante la partecipazione in forma solenne delle autorità civili, religiose e di tutta la comunità per dare valore a questa tradizione culturale e religiosa – ha concluso don Gildas– Continueremo ad impegnarci per far conoscere la figura della Santa Maria Maddalena de’ Pazzi».