Continua a sprigionare scintille il botta e risposta a distanza tra il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Prato Matteo Biffoni. Dopo le schermaglie sull’ex Creaf, che per Giani poteva essere usato come un centro per i migranti, ora al centro del contendere c’è il raddoppio della Declassata al Soccorso. In questi giorni la giunta regionale ha dato parere favorevole all’opera in sede di conferenza dei servizi. Per l’ok definitivo però rimane dirimente il parere ministeriale sulla Via, atteso da tempo. A far scattare la reazione piccata del sindaco è stato un comunicato della Regione uscito questa mattina, nel quale Giani ha detto che per l’opera “siamo ad un punto di svolta molto importante”.
“Sono felice che il presidente Giani si sia iniziato a interessare del tunnel del Soccorso, cosa che faccio da otto anni – ha risposto Biffoni – Sarei il primo ad essere felice se oggi ci fosse un passo avanti per lo sblocco del tunnel del Soccorso ma la delibera che una settimana fa è stata approvata dalla giunta regionale è la conclusione della conferenza dei servizi, manca ancora la pubblicazione del decreto di Via che attendiamo da oltre un mese. Non parlerei di svolta, mi pare eccessivo e rischia di essere poco rispettoso per una comunità che aspetta da anni, ma certamente è un ulteriore tassello posto da uno degli enti più importanti che deve essere coinvolto” ha puntualizzato il primo cittadino pratese, che evidentemente non ha gradito la fuga in avanti del Governatore in un momento cruciale dopo anni in cui il “lavoro sporco” lo ha fatto il Comune. Dopo la stoccata arriva poi la bordata.
“Visto che siamo a discutere di infrastrutture, colgo l’occasione per ricordare al presidente, che si sta occupando di Prato con una certa attenzione, quali sono le opere per cui la Regione deve dare un’accelerata – ha incalzato Biffoni – A dicembre scorso è stato annunciato che a febbraio 2023 sarebbe stato aperto il cantiere per la nuova palazzina dell’ospedale, per la quale sono stati trovati i finanziamenti ancora una volta dal Comune. Ancora non si vede nulla. Nello stesso contesto si annunciava la pubblicazione della gara entro inizio anno per il distretto di San Paolo, ma anche qui ancora niente. Il progetto dell’ospedale di prossimità al Pegaso è stato messo da Giani in un cassetto a favore dell’azzardata ipotesi di un Cas e sull’area dell’ex Misericordia e Dolce scontiamo un ritardo per il passaggio di proprietà di 4 anni. Sono il primo a comprendere le difficoltà della burocrazia, dei bilanci, della gran mole di lavoro da fare. Ma quando si parla di Prato non voglio né miracoli né annunci, voglio solo rispetto per la mia città” ha concluso il sindaco.