Prima l’incontro a Roma negli uffici del ministero col direttore generale, sezione economia circolare, Silvia Grandi, per affrontare i nodi della bozza di decreto sulla responsabilità estesa del produttore. Ora il vertice direttamente col ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, accompagnato dalle onorevoli Erica Mazzetti e Deborah Bergamini, per illustrare problematiche e richieste dei settori del riuso e del riciclo. Il consorzio Corertex continua la propria attività in difesa del distretto pratese in vista di tutte le novità che entreranno in vigore con la raccolta differenziata dei tessili e con la responsabilità estesa del produttore. Martedì nell’ambito di una visita sul territorio toscano, il Consorzio per il riuso e il riciclo tessile ha avuto modo di incontrare il ministro Pichetto Fratin, presentandogli una richiesta ufficiale di effettuare un sopralluogo a Prato per visitare varie realtà del distretto, così da comprendere da vicino virtuosità e unicità su riuso e riciclo delle attività produttive pratesi. Presenti all’incontro il presidente del Corertex, Raffaello De Salvo, il vicepresidente Fabio Marseo e Sauro Guerri per Astri, associazione tessile riciclato italiana.
Prato d’altronde, rispetto a quasi tutte le altre realtà d’Italia, e a molti paesi d’Europa, è decisamente avanti su riuso (fino al 65%) e riciclo (fino al 32%) degli indumenti usati, arrivando a generare solo un 3% di rifiuti da portare in discarica. E visto che in atto c’è un approfondimento normativo su come rendere virtuoso su scala nazionale il sistema della differenziata tessile, ecco che il Corertex consiglia al ministero di prendere spunto dal sistema Prato. Anche per porsi obiettivi più ambiziosi su scala nazionale rispetto a quanto inizialmente previsto dalla bozza di decreto che immagina quote di riuso, riciclo e recupero del 50% entro il 2035.
“Abbiamo avuto il piacere e l’onore di essere ricevuti in un incontro privato dal ministro Pichetto Fratin, grazie al fondamentale supporto dell’onorevole Mazzetti – spiega il presidente De Salvo -. Il colloquio è stato cordiale ma soprattutto costruttivo, incentrato sul tema del futuro decreto in materia di scarti tessili. Ho personalmente rinnovato il nostro invito al ministro e a tutto il suo staff di venire a visitare la filiera delle aziende del Corertex, con l’intento di fare toccare con mano come un rifiuto tessile può avere una seconda vita. Ho notato una particolare attenzione da parte del ministro alle problematiche del settore e uno specifico interesse alle nostre proposte e ai numeri che siamo in grado fornire. Abbiamo percentuali che arrivano fino al 97% di recupero di valore, risultati che solo nel nostro distretto si possono trovare”.
Da parte del ministro è stato spiegato che sono in atto due partite: una su base europea, e l’altra su scala italiana. Soprattutto in quest’ultimo contesto si cercherà di tenere conto delle esigenze di tutti gli attori in campo: amministrazioni comunali, produttori, aziende del riuso e quelle del riciclo. La volontà è quella di totale condivisione del percorso, tanto che entro l’estate ci saranno nuovi approfondimenti al ministero sulle osservazioni e sulle integrazioni alla bozza di decreto sull’Epr.
“I numeri che oggi può vantare il nostro distretto sono stati ottenuti nel tempo grazie all’esperienza e alla capacità dei nostri imprenditori e vanno mantenuti e preservati – conclude il vicepresidente Fabio Marseo -. Il modello Prato non è perfetto ma sicuramente funziona ed è perfettibile. La futura visita nel nostro distretto da parte del ministro servirà a concretizzare le nostre parole con i fatti, organizzando un’esperienza visiva di come le nostre aziende trasformino ciò che può essere dannoso e oneroso in qualcosa che invece rappresenta una risorsa di valore, garantendo sostenibilità e circolarità”.
Come detto, a promuovere l’incontro è stata la deputata Erica Mazzetti. “L’attenzione del governo verso Prato è sempre maggiore – spiega -. Non solo tramite progettazioni e ascolto, ma anche con la presenza sul territorio. Il ministero in modo costruttivo sta preparando un decreto sul tessile che avrà grande attenzione per le peculiarità di Prato e della sua capacità di mettere in atto i principi di economia circolare. Sono inoltre certa che il ministro Pichetto Fratin essendo attento conoscitore dei distretti imprenditoriali della nostra nazione, soprattutto quello del settore tessile per le sue origini, farà valere le peculiarità del manifatturiero e dell’economia circolare reale del nostro distretto anche in Europa”.
Durante l’incontro col ministro, l’associazione Astri ha chiesto gradualità di intervento al governo. “Siamo di fronte a un cambiamento epocale che non deve essere drastico ma graduale – sottolinea Guerri -. E che soprattutto deve essere gestito da soggetti competenti, che conoscono la materia e che non vadano a intaccare quello che già oggi funziona. Serve un percorso passo dopo passo, che tuteli un intero sistema che è già virtuoso e che rispetta l’ambiente”.