17 Maggio 2023

Carenza medici al pronto soccorso, la Asl apre agli ordini di servizio per coprire i turni

Interviene anche la Regione che riconosce l'impegno usurante e prevede per gli straordinari 100 euro in più ai medici e 50 euro aggiuntivi agli infermieri dei pronto soccorso


Regione e Asl corrono ai ripari per fronteggiare le lunghe attese al pronto soccorso e la carenza di medici dell’emergenza urgenza. Un problema, quest’ultimo che riguarda tutta Italia con la fuga dei camici bianchi dalla prima linea dell’assistenza ospedaliera e che purtroppo riguarda anche il pronto soccorso del Santo Stefano di Prato, dove dal 2019 ad oggi, tra pensionamenti e dimissioni non riassorbite, si sono persi ben 7 medici. Con il recente concorso da 40 posti, la Asl Toscana Centro è riuscita ad assumere soltanto 10 professionisti, di cui 5 già presenti nei propri ospedali. E così, dopo altri interventi tampone evidentemente non risolutivi, nei giorni scorsi è arrivata la delibera del direttore generale Morello Marchese che per assicurare la continuità e regolarità del servizio, dà mandato ai direttori degli ospedali, fra cui quello di Prato, di prevedere la copertura dei turni in pronto soccorso attingendo a medici ospedalieri di altri reparti, fra quelli inquadrati in discipline equipollenti alla Medicina e chirurgia di accettazione e urgenza. La partecipazione di questi ultimi sarà in prima battuta su base volontaria, ma in caso non ci siano adesioni in numero sufficiente, i direttori degli ospedali potranno predisporre i turni precettando i professionisti con un ordine di servizio. L’intervento – che prevede incentivi economici, servirà anche a coprire il periodo delle ferie – ed è finanziato dal 1 giugno al 31 dicembre con 350.000 euro.
Altri interventi per la riorganizzazione dei pronto soccorso sono contenuti in una delibera della Regione Toscana che stanzia due milioni e mezzo di euro.
L’atto riconosce incentivi economici per gli straordinari effettuati in pronto soccorso: 100 euro l’ora per i medici e 50 euro l’ora per gli infermieri.
Tra gli indirizzi della giunta regionale ci sono poi una serie di azioni volte a migliorare l’appropriatezza dei ricoveri e le dimissioni precoci e protette, alcune delle quali già messe a punto al Santo Stefano di Prato.