19 Aprile 2023

Tribunale, la Cgil boccia la proposta del viceministro Sisto: “Impensabile che siano i Comuni a prestare altro personale”

Il segretario Fp Cgil Sandro Malucchi chiede un massiccio impegno da parte del Governo al fine di inviare il personale ministeriale che manca al Palazzo di Giustizia: 57 persone


La Funzione Pubblica Cgil respinge al mittente, definendola “difficilmente attuabile” la proposta del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto che ieri, in visita a Prato, ha suggerito ai comuni pratesi di sopperire alle scoperture di personale del Tribunale, trovando all’interno delle proprie piante organiche figure da mettere a disposizione, ad esempio dell’ufficio del giudice di pace dove sono al lavoro soltanto 4 amministrativi rispetto ai 15 previsti.

“Già adesso molto personale degli enti locali viene applicato, formalmente comandato o distaccato, presso gli uffici del Ministero della Giustizia” – scrive il segretario Fp Cgil Sandro Malucchi (nella foto), che segnala come ciò comporti l’anomalia di avere nel medesimo posto di lavoro seppur per tempi non indeterminati, professionisti con funzioni e retribuzioni tra loro diverse.

Secondo la Cgil la situazione del personale degli Enti Locali del territorio pratese è comunque drammatica. “Nel periodo 2018-2022 si è infatti ridotto il personale degli enti locali, comuni e provincia, di circa 30 unità passando dalle complessive 1304 alle attuali 1274 con un’incidenza non trascurabile proprio sul comune capoluogo dove, nel quadriennio, si è perso il 3,1% degli addetti nonostante le innumerevoli sfide che i progetti del PNRR consegnano agli enti locali” scrive Malucchi, che continua: “A ciò si aggiunge anche la riduzione del fondo di solidarietà che lo Stato mette a disposizione degli enti locali che per l’annualità corrente si riduce a seguito di un nuovo modello di calcolo che non premia il territorio pratese. La rivalutazione dei fabbisogni standard valutati dal Governo riduce il trasferimento a Prato di 4.245.175 euro che vengono in parte riequilibrati a con una maggiore quantità di risorse per lo sviluppo dei servizi sociali per un risultato complessivo che comunque segna un dato negativo per 196.000 euro”.

“Purtroppo la soluzione dell’invio di personale non ministeriale appare una via già praticata e difficilmente replicabile vista la scarsità di risorse umane e l’imminenza della realizzazione delle varie missioni del PNRR che gravano sugli Enti Locali. Ciò che occorrerebbe, piuttosto, è un massiccio impegno da parte del Governo – con senso di responsabilità verso i cittadini e le imprese di questo territorio – al fine di inviare il personale ministeriale che manca al Palazzo di Giustizia: 26 operatori con varia qualifica per il Tribunale, 10 per la Procura, 10 per l’ufficio degli ufficiali giudiziari, 11 per il giudice di pace” conclude Malucchi.