Nella provincia di Prato cresce il numero degli occupati dipendenti nei pubblici esercizi: nel 2022 si registra un’impennata del + 3% rispetto all’anno precedente (quando erano 2569 unità, contro le 3082 odierne). È quanto emerge dall’ultima rilevazione effettuata da Fipe – Confcommercio incrociando dati Inps e Infocamere. Un trend, quello registrato, che testimonia la presenza di una domanda fertile da parte degli esercizi della ristorazione, ormai definitivamente ripartiti a pieno regime dopo il periodo pandemico e, anzi, in diversi casi in difficoltà quando si tratta di intercettare nuovo personale. Si somma, ad accompagnare questa fotografia, una moderata crescita delle imprese attive: al 31 dicembre 2021 erano 1194, mentre adesso sono 1204 (+1,2%).
Sostanzialmente in pari, infine, l’ultimo segmento della disamina: nell’arco del 2022 Fipe ha registrato 44 imprese iscritte, contro le 49 di un anno fa. “Un quadro – è il commento di Tommaso Gei, Presidente Fipe interprovinciale – che certifica una volta di più la vitalità di un settore che conosce un effervescente incontro tra domanda e offerta di lavoro. Le imprese della ristorazione, tra le più colpite nel terribile biennio pandemico, hanno sfoderato una resilienza che già da mesi viene premiata con un deciso incremento dell’attività, tornata a tutti gli effetti sui livelli del 2019. È un trend che registriamo ampiamente anche con la nostra Agenzia per il lavoro. Sta adesso, appunto, ai player della formazione sul territorio come Confcommercio, continuare a lavorare per colmare il gap formativo ancora intercorrente tra chi cerca e chi si candida, per incrementare ulteriormente questa dinamica”.