Alberghi ormai quasi al completo a Prato per il lungo ponte che va dal 25 aprile al 1° maggio: è la fotografia che emerge dall’ultimo report di Confcommercio, che ha intervistato un significativo campione di aziende associate. Dall’indagine emerge come il trend già apprezzato a Pasqua si confermi, con la città scelta come base strategica per esplorare la Toscana.
Prevalgono, a differenza dell’ultima festività, le coppie al posto delle famiglie. Sempre di più gli italiani, provenienti specialmente da regioni limitrofe, ma il tempo medio di pernottamento è allungato in modo considerevole dagli stranieri, disposti a restare anche per 3-4 notti. Nel frattempo, osservano in molti, la progressiva saturazione di Firenze, dettata dall’overtourism di queste settimane, incide sull’aumento delle prenotazioni a Prato.
“Il doppio ponte – commenta Marco Vannini, dell’Hotel San Marco – si sta traducendo in un ottimo riscontro di prenotazioni: andiamo rapidamente verso il tutto esaurito. Riceveremo specialmente coppie e famiglie, ma anche diversi gruppi. Prevalgono gli italiani, provenienti in genere dalle regioni vicine, ma stiamo osservando anche un notevole flusso di stranieri, in larga prevalenza europei. L’overbooking fiorentino ci sta aiutando: trovare posto lì è molto più complicato e costoso, noi diventiamo la prima destinazione utile. Gli italiani restano in media 2 notti, cifra che si raddoppia per gli stranieri. Il doppio lungo ponte – conclude – inizierà già a partire da sabato 22”.
Per Paolo Guerrieri, dell’Hotel San Michele (Carmignano), “La situazione è buona, con una richiesta proveniente per la maggior parte da italiani, provenienti senza distinzione sia dal nord che dal sud. Osserviamo anche un notevole movimento di stranieri, specialmente francesi e olandesi. Sta andando decisamente meglio rispetto al 25 aprile di un anno fa, anche perché la rapida saturazione di Firenze si riflette su di noi. Tempo medio di permanenza? 2-3 notti per gli italiani, 4-5 per gli stranieri”.
Più che confortante l’andamento anche per Simona Bartolini, del Podere La Contessa (Poggio a Caiano): “Aspettiamo prevalentemente coppie, suddivise equamente tra italiani provenienti dal nord Italia e stranieri in arrivo dall’est Europa. Restano mediamente 2-3 notti, scegliendo Prato come punto baricentrico per muoversi in Toscana”.
“Quel che abbiamo osservato a Pasqua – commenta Tiziano Tempestini, direttore Confcommercio Pistoia e Prato – unito a queste premesse, ci restituisce una dinamica netta: il turismo è uno dei volani del territorio, con modalità anche più marcate rispetto al passato. Adesso si tratta di compiere il passo successivo. Non possiamo limitarci ad intercettare questi flussi, nelle ultime settimane determinati dall’overtourism che sta interessando la Toscana. Dobbiamo governarli, per fare in modo che Prato diventi sempre di più motivo di destinazione turistica e non soltanto meta economica per esplorare il resto della regione. Per questo ribadiamo – conclude – che dotarsi di una DMO per gestirli al meglio diventa indispensabile”.