Sono stati condannati rispettivamente a 20 anni e a 10 anni ed 8 mesi Stefano Marrucci ed Andrea Costa, imputati per l’omicidio di Gianni Avvisato, il culturista 38enne ucciso la sera del 24 novembre 2021 con un colpo di pistola sparato a bruciapelo sulla soglia della sua abitazione a Comeana, nel comune di Carmignano. Il processo con rito abbreviato si è concluso oggi con la pronuncia della sentenza del giudice Chesi del Tribunale di Prato, che ha assolto Costa dal concorso in porto abusivo di arma e ha confermato la volontarietà dell’omicidio.
La sera del delitto Marrucci, pluripregiudicato in quel momento soggetto agli arresti domiciliari, si fece accompagnare con l’auto di Costa a casa del Marrucci e sulla soglia di casa, al culmine di una breve discussione, esplose un colpo di pistola che colpì il 38enne ad una gamba, recidendogli l’arteria femorale.
Andrea Costa fu arrestato poche ore dopo dai carabinieri e collaborò alle indagini, mentre la latitanza di Marrucci ebbe fine 11 giorni dopo il delitto, quando i reparti speciali dell’Arma fecero irruzione all’alba in un affittacamere fiorentino, arrestando il killer mentre dormiva con la pistola – risultata rubata alcuni anni prima a Livorno – appoggiata sul comodino.
Per chiarire il movente, che potrebbe essere riconducibile a questioni economiche e liti per motivi sentimentali legati alle loro compagne, occorrerà aspettare le motivazioni della sentenza, che saranno depositate entro 90 giorni. A nulla è valsa la dichiarazione spontanea di Marrucci, che nell’udienza di oggi ha chiesto scusa ai familiari della vittima e ha sostenuto che si è trattato di una disgrazia.
Il suo legale, l’avvocato Daniele Regi – che aveva chiesto la derubricazione dell’accusa in morte in conseguenza di altro reato, come esito di una violenza privata, o in subordine in omicidio preterintenzionale – preannuncia ricorso in appello, così come gli avvocati Mattia Alfano e Massimo Nistri, difensori di Andrea Costa.