22 Aprile 2023

L’invito del Vescovo al nuovo diacono: «accogli e canta l’amore di Dio»

Alessandro Tacconelli, 25 anni appena compiuti, ha ricevuto questa mattina in cattedrale l'ordinazione diaconale, penultima tappa del cammino verso il sacerdozio


«Accogli e canta l’amore, fa’ che abbia un’anima e un volto: quello di Dio». È l’invito che il vescovo Giovanni Nerbini ha rivolto ad Alessandro Tacconelli, nuovo diacono della diocesi di Prato. Questa mattina in cattedrale il giovane seminarista pratese, 25 anni appena compiuti, ha ricevuto l’ordinazione diaconale, la penultima tappa del cammino per diventare sacerdote.

La messa solenne è stata concelebrata dal vescovo emerito Franco Agostinelli e da oltre cinquanta sacerdoti, appartenenti al clero pratese e provenienti da Roma, perché Tacconelli frequenta l’Almo Collegio Capranica, prestigioso istituto romano.

 

La galleria fotografica è di Alessandro Fioretti

 

Nell’omelia monsignor Nerbini ha ricordato al giovane diacono il fondamento del suo ministero: l’amore di Dio. «Un serio programma di vita è quello di prendere sempre il Signore con noi, particolarmente nei momenti bui, è lui la vera e decisiva soluzione», ha osservato il Vescovo commentando il Vangelo di Giovanni letto durante la celebrazione, quello del viaggio dei discepoli sul mare agitato. «Gesù disse loro di non avere paura, è lo stesso invito che oggi rivolgo a te, con lui l’approdo è certo», ha aggiunto Nerbini.

Il rito ha previsto l’assunzione degli impegni da parte del candidato: annunciare il Vangelo, vivere nel celibato come segno della totale dedizione a Cristo, scandire la propria vita con la preghiera, promettere filiale obbedienza al vescovo.

È stato mons. Carlo Stancari, padre spirituale di Alessandro Tacconelli, ad aiutarlo ad indossare la stola e la dalmatica, la veste propria dei diaconi. Al termine della consacrazione è scattato un forte e lungo applauso.

Cresciuto all’oratorio cittadino di Sant’Anna in viale Piave, Alessandro Tacconelli ha conseguito lo scorso anno il baccalaureato in teologia. Attualmente sta studiando per avere la licenza in liturgia. Domani, domenica 23 aprile, nella basilica di Santa Maria delle Carceri, nel corso della messa delle 10,30, dopo aver proclamato il Vangelo, il neo diacono terrà la sua prima omelia.