L’aumento dei tassi, l’inflazione, l’instabilità geopolitica e il rialzo dei prezzi delle abitazioni non hanno fermato la crescita del mercato immobiliare.
A Prato il valore delle compravendite è cresciuto del 2% rispetto all’anno scorso. I dati sono stati forniti da Mediatori group. Rispetto al 2019, ultimo anno pre pandemia, quando gli acquisti erano per la maggior parte di prima casa, lo scorso anno hanno riguardato invece proprio la sostituzione della prima casa. Il profilo degli acquirenti è rappresentato principalmente da uomini, nella fascia tra i 35 e i 44 anni, impiegati o lavoratori dipendenti. Tra gli immobili richiesti vanno ancora forte i piccoli complessi o le case indipendenti, con un budget di spesa tra i 100 e i 200mila euro. Significative anche le richieste accessorie all’abitazione: i bassi costi di manutenzione e gestione restano la peculiarità principale, seguiti dalla sicurezza della zona.
Per quanto riguarda i prezzi al metro quadro le zone più care restano La Castellina e La Pietà, dove per un’abitazione con meno di 10 anni si spendono mediamente 3500 euro al metro quadro, che scendono a 2500 per un usato ristrutturato. Seguono Galceti, Villa Fiorita, Figline e La Querce.
La più abbordabile è Il Soccorso, dove per un usato ristrutturato bastano 1300 euro al metro quadro. Se volete un garage e abitate in centro sappiate che il problema del posto auto vi costerà caro: per un box di 16 metri quadri nel centro, zona più cara di tutta Prato e provincia, servono 15mila euro.
In provincia si segnala la crescita dei prezzi a Vaiano, dove per un’abitazione con meno di 10 anni si pagano 2900 euro al metro quadro. Per quanto riguarda gli affitti per un monolocale servono 500 euro al mese, per un appartamento con due camere se ne devono mettere in conto 800. Per un ufficio di 50 metri quadri ne occorrono 500, 1200 invece per un negozio di 70 metri quadri. Rispetto al 2021 è aumentata la richiesta di affitto per fondi commerciali ed artigianali.