Alla luce degli incidenti delle ultime ore che hanno causato il blocco del traffico per diverso tempo sulla 325, i sindaci della Valbisenzio lanciano un appello a Governo, Regione e Provincia per aprire un tavolo di lavoro per arrivare ad una soluzione concreta. Questi ultimi episodi si inseriscono in un quadro generale a dir poco preoccupante: dall’inizio dell’anno si contano 11 sinistri stradali verificatisi sull’unica arteria di collegamento della vallata con il capoluogo, cinque di questi episodi hanno comportato l’interruzione completa del traffico per un tempo significativo.
“Lo sviluppo economico, turistico e sociale della Valbisenzio non può più fare affidamento su un’unica via di collegamento ma devono essere necessariamente trovate soluzioni alternative. Studenti, pendolari, lavoratori, aziende e, soprattutto, il sistema di emergenza sanitaria non possono essere ostaggio di un sistema di mobilità così fragile. Non è più rinviabile trovare soluzioni concrete che alleggeriscano il volume di traffico. Sono mesi che cerchiamo di confrontarci con senso di responsabilità e volontà costruttiva con chi deve darci risposte, e gli ultimi episodi impongono la necessità che le nostre richieste trovino posto immediatamente tra le priorità dell’agenda politica nazionale e regionale. Un territorio come il nostro, che esprime elementi di eccellenza in molti campi, dal culturale al produttivo, non merita di essere relegato in fondo agli interessi delle Istituzioni sovraordinate” sottolineano i tre sindaci della Val di Bisenzio facendo appello anche al senso di responsabilità della cittadinanza per l’assunzione di comportamenti prudenti alla guida al fine di evitare situazioni di pericolo che finiscono per incidere pesantemente sulla quotidianità di studenti, imprese, lavoratori, operatori nel settore emergenze e in generale sulla mobilità di tutti coloro che a vario titolo transitano sulla SR325.
“Abbiamo e vogliamo continuare a tenere un atteggiamento costruttivo e propositivo ma, allo stesso tempo, facciamo rilevare che sulla questione mobilità occorre necessariamente un cambio di passo”, concludono i sindaci evidenziando inoltre come questi incidenti abbiano anche “fatto capire quanto sia fragile il servizio di emergenza sanitaria attuale, impoverito dalla riforma del 118 che ha tolto un’ambulanza con medico a bordo sul territorio, un territorio che si vede ad oggi sguarnito di un servizio di emergenza sanitaria efficace, dato che un unico mezzo con personale medico non può intervenire su un territorio così vasto ed eterogeneo, popolato soprattutto nei weekend da tanti turisti del fine settimana che utilizzano la strada principale per raggiungere anche la vicina Bologna o per fare gite fuoriporta, situazione che aumenta fortemente il traffico sulla viabilità locale, comportando anche un più alto rischio di incidenti e di interventi in emergenza”, concludono.