Una persona è stata sottoposta agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Prato sul canile comunale “Il Rifugio”, la cui gestione è affidata dal 2009 all’associazione “Qua la zampa”. L’inchiesta, seguita dai Carabinieri del Nas di Firenze, assistiti dalle Guardie Zoofile dell’Associazione Earth Prato, riguarda la gestione amministrativa della struttura e nel complesso vede indagate 5 persone.
Le ipotesi di reato contestate alla persona sottoposta ai domiciliari, la presidente dell’associazione Patrizia Nocerino, sono peculato, induzione indebita a dare o promettere utilità, ricettazione e concorso in falso materiale in atto pubblico.
Gli inquirenti avrebbero riscontrato, tra le altre cose, l’indebita percezione di somme di denaro, dai proprietari dei cani vaganti e catturati, che sarebbero dovute confluire nelle casse comunali quali spese per “cattura e relativa sanzione amministrativa”.
Tra le contestazioni c’è anche l’indebita appropriazione di cani di soggetti privati mediante allusiva prospettazione di sanzioni, che in realtà secondo gli inquirenti non sarebbero state dovute.
L’accusa di ricettazione è legata all’occultamento all’interno del canile di Prato di un cane oggetto di precedente attività delittuosa posta in essere da altri soggetti.
Mentre il falso materiale in atto pubblico, contestato anche ad altri indagati, è ipotizzato per il concorso nella realizzazione di una falsa attestazione di riconsegna di un cane in seno al pubblico registro dell’anagrafe canina.
Non vi sono contestazioni inerenti il maltrattamento degli animali e neppure provvedimenti di interdizione della gestione del canile, che resta in capo alla stessa associazione Qua La Zampa, i cui operatori stamani hanno continuato ad occuparsi dell’assistenza agli animali e di tutti i servizi connessi.
Proprio al canile Il Rifugio al Calice, ieri i Nas hanno effettuato perquisizioni, al fine di acquisire tutta la documentazione relativa alla gestione amministrativa degli animali all’interno della struttura. Ulteriore documentazione attinente gli ultimi 10 anni di gestione del canile sono stati acquisiti ieri negli uffici comunali.
Il Comune di Prato rende noto che “sin dal primo momento gli uffici comunali hanno garantito massima collaborazione agli inquirenti che stanno portando avanti l’inchiesta” e ricorda che “l’affidamento del servizio era stato rinnovato tramite gara a fine 2022. La continuità del servizio sarà garantita, dato che gli animali hanno necessità di assistenza quotidiana e l’associazione è chiamata a rendere conto di come intende riorganizzarsi. In base agli sviluppi dell’inchiesta potranno essere valutati i provvedimenti necessari” aggiunge l’amministrazione comunale, augurandosi che “quanto prima venga fatta chiarezza anche per tutti i membri dell’associazione stessa”.