24 Aprile 2023

Giovane aggredita e sfregiata a La Pietà: tre arresti, c’è anche l’ex fidanzato

Il fatto risale a due mesi fa. Vittima Martina Mucci, 28enne, che venne assalita e ferita al volto e al capo da due uomini incappucciati


Sono scattati tre arresti per l’aggressione a Martina Mucci, la cameriera di 28 anni picchiata mentre rincasava dal lavoro la notte del 21 febbraio scorso. Si tratta di tre uomini residenti a Firenze: il presunto mandante dell’aggressione, ovvero l’ex compagno della ragazza, l’intermediario e uno dei due esecutori materiali (l’altro è ancora in fase di individuazione). La misura della custodia cautelare in carcere è stata attuata nella tarda mattinata di oggi dalla Squadra mobile, che ha condotto le indagini coordinate dal sostituto procuratore Valentina Cosci. I tre sono accusati di rapina aggravata, lesioni personali gravi e sfregio permanente del volto aggravato.
Martina Mucci fu picchiata a sangue e sfregiata al volto da due sconosciuti incappucciati sulla soglia di casa, nel quartiere de La Pietà. I due erano fuggiti portando via la borsa della ragazza, che lavora come barista in un pub della città. Secondo quanto ricostruito dalla procura, l’aggressione sembra motivata dalla gelosia dell’ex compagno della Mucci e sarebbe stata una sorta di azione punitiva postuma rispetto ai fatti scatenanti la gelosia dell’uomo. La violenza è stata compiuta da persone estranee alla ragazza, ingaggiate appositamente da un reclutatore conto terzi, intermediario tra il mandante e gli esecutori. Il procuratore Giuseppe Nicolosi ha definito “inquietante” il contesto in cui si muovono questi “picchiatori”, ragazzi italiani tutti poco più che maggiorenni, che per poche centinaia di euro vengono assoldati per spedizioni punitive tra Prato, Firenze e Scandicci. L’ambiente di riferimento è quello delle palestre, ma anche il mondo della notte, dei pub e delle discoteche. La violenza sembra essere utilizzata per i motivi più futili, come le indagini – che stanno andando avanti – sembrano confermare: tra l’aggressione alla pratese e l’arresto di oggi, ci sarebbero altri episodi dalle caratteristiche analoghe al fatto di febbraio, riconducibili alle stesse persone. Episodi che contribuiscono a costruire un quadro fatto di violenze reiterate dove non c’è discrezione sui moventi, un ambiente omertoso anche tra le vittime, spesso ragazze, indotte dagli aggressori a non denunciare le violenze subite o a tralasciarne particolari salienti. Una di queste donne si è rivolta nei giorni scorsi all’ospedale fiorentino di Torregalli ed è stata identificata, ma gli inquirenti stanno procedendo con l’identificazione anche di altre vittime di aggressioni condotte nelle stesse modalità di quella di Martina Mucci.